Rieti, Marcheggiani a quota 100 gol: «Ora spero di segnare all'Atletico»

Rieti, Marcheggiani a quota 100 gol: «Ora spero di segnare all'Atletico»
«Non sono tanti... ma un bel po’ sì». Scherza sui social Francesco Marcheggiani, che domenica ha segnato la quinta rete stagionale in D e la centesima in...

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«Non sono tanti... ma un bel po’ sì». Scherza sui social Francesco Marcheggiani, che domenica ha segnato la quinta rete stagionale in D e la centesima in carriera. Anche lui oggi riprende ad allenarsi con la squadra: domenica scontro diretto con l’Atletico. Da valutare le condizioni di Cuffa: domenica ha segnato alla Flaminia ma è uscito poco dopo toccandosi la coscia destra. Il club non sembra preoccupato. Intanto continua la festa per il bel traguardo di Marcheggiani.


Francesco Marcheggiani, 100 gol in carriera: ma quanti ne mancano per farne 100 solo col Rieti?
«Cento gol sono un buon bottino per un attaccante, speriamo di farne altri comunque con il Rieti sono 80 con quello di domenica».

Passato questo traguardo, a cosa punta?
«Metto un altro obiettivo ma ve lo dirò solo alla fine dell’anno».

Domenica l’Atletico: che gara deve aspettarsi il tifo, contro un team capace di ribaltare l’1-0 passivo iniziale con il Monterosi, vincendo 4-1?
«Domenica c’è l’Atletico, una partita importantissima per il nostro cammino: conosco parecchi giocatori loro, sono veramente un’ottima squadra».

Un modulo che vi valorizza davanti: come vi state trovando col mister…?
«Un modulo che mi piace e che valorizza sia le mie qualità che quelle di Gigi (Scotto, ndr). Ci troviamo molto bene e penso che si è visto in questo inizio di campionato. Il mister è una persona molto umile e capace, già dal primo allenamento ci ha fatto capire quale strada dovevamo prendere. È un vincente e si vede».

Si delinea la classifica: è solo corsa a due? Chi la sta stupendo, chi invece delude le attese?
«È ancora troppo presto comunque ci sono squadre come Monterosi, Latte Dolce e Nuorese che alla fine si tireranno fuori da lì e verranno su».  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero