L’energia mentale di Reggio Emilia rimette in corsa la Grissin Bon per lo scudetto. Milano, che al Forum aveva dato due lezioni alla squadra di Max Menetti, si è...
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Dell'Armani ha funzionato poco nel secondo tempo l'attacco, una bassa percentuale da 3 punti (8 su 23) ma un grande Lavrinovic davanti con i suoi 20 punti e una grande attenzione come quella dell'altro lituano di Reggio, Kaukenas, che ha messo a disposizione ancora la sue enorme esperienza e il suo sapere cestistico. L'onda lituana ha fermato l'Armani di Repesa che adesso dovrà tirare fuori tutta la sua classe per tornare padrona.
Milano ha provato a giocare la sua partita ma ha trovato davanti una squadra che aveva più fame di lei e ha saputo farla sua.
Mattatore della serata è stato Amedeo Della Valle che a fine terzo quarto ha piazzato due bombe fermando la rimonta dell’Armani che ha avuto un attivissimo Simon. Della Valle con i suoi 6 punti da dato ossigeno ai compagni che stavano per essere agguntati d Milano tornata a -3 (52-49). Sempre senza Aradori e senza Stefano Genile, la Reggina ha cominciato gli ultimi 10’ con 9 punti di vantaggio e poco conta se poi ha saputo riavvicinarsi anche di 6 punti perché prima Polonara e poi Needhman hanno sparato due micidiali bombe e poi ancora Needhman con una palla rubata a 6’ dalla sirena hanno messo un divario di 15 punti (71-56).
Da quel momento sul parquet c’è stata una sola squadra, Reggio Emilia, con l’Olimpia in grande difficoltà (leggi il fallo antisportivo di Malean), squadra senza gambe e senza idee. Reggio a zona per mettere in difficoltà l’attacco milanese, poi ancora Needham con un’altra bomba ha firmato un parziale di 13-0. Un parziale pazzesco.
L’errore di Reggio Emilia è stato quando ha avuto il grande vantaggio ha voluto gestirlo. Allora, ha perso palloni e ha rischiato, visto che a 1’46” dal gong il divario si è ridotto a 8 punti (78-70). Macvan ha chiuso la sua partita con il fallo e anche il tecnico sul tiro da 3 punti di Dalla Valle che ha dato un’autentica spallata (81-70) alla partita che a quel punto ha preso la strada per gli uomini di casa.
Milano ha avuto poco da Alessandro Gentile, appena 2 punt e in certi momenti è tornata la Milano di sempre, quella che ha voluto risolvere la partita con i singoli giocando poco di squadra.
Menetti felice per il successo: «Oggi è una partita che abbiamo dominato ma adesso dobbiamo farne un’altra altrimenti non conta niente. Tra noi e loro c’è una grande differenza. Noi abbiamo giocato con grande ardore e questo è il primo passo. Le pile in una finale scudetto sono sempre cariche».
Giovedi si torna in campo, ancora a Reggio Emilia per gara4 prima di trasferirsi di nuovo al Forum.
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Il Messaggero