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Copione rispettato. Dzeko si allena a parte insieme agli altri infortunati, mentre Fonseca dirige l’allenamento con il resto del gruppo. Ufficialmente per smaltire una contusione, la realtà però dice altro. Tecnico ed ex capitano convivono ormai a distanza. Dipendesse dall’allenatore il bosniaco sarebbe stato già ceduto ma il mercato, per ora, non offre sbocchi. In Italia per mancanza di liquidità, all’estero per un interesse che fatica a materializzarsi in offerte concrete. Si va avanti, quindi, aspettando la fine della sessione invernale. Da lunedì sera, se il centravanti come sembra non troverà una sistemazione, inizierà la fase due: quella del riavvicinamento. Già in corso le prove di dialogo.
FRIZIONI ANTICHE
Il conflitto tra Fonseca e Dzeko è antico. Va retrodatato di sei mesi abbondanti. Il crollo della Roma dopo il lockdown fece imbestialire il capitano, critico dopo il terzo ko di fila, il 5 luglio con il Napoli al San Paolo.
SIGNORA IN (GIALLO)ROSSO
Il manager Lucci, venerdì scorso, ha ricevuto l’input da Pinto per cercare una sistemazione all’attaccante entro lunedì quando chiuderà questa finestra di mercato. Oltre alle perplessità di Dzeko, Lucci sa che cosa pensa la moglie del giocatore che lo convinse a rifiutare, nel gennaio 2018, il Chelsea di Conte. La signora Amra è ancora contraria a fare le valigie. Se dovesse partire Dzeko, insomma, la famiglia resterebbe nella villa di Casal Palocco. La formula più probabile, del resto, è il prestito secco per i prossimi 4 mesi. Addio momentaneo, dunque, nel caso in cui il centravanti non dovesse firmare la tregua con Fonseca. Decisive saranno le ultime 48 ore della sessione invernale di mercato: domenica e lunedì alcune società di primo piano tireranno le somme e sceglieranno se fare lo sforzo più oneroso. A Dzeko interessano solo le big. In Italia, ora che Mandzukic è passato al Milan, la Juve e l’Inter. All’estero il Real, il Barça e il City. Anche il Fenerbahce si è mosso, finora senza successo. Come il West Ham in Premier. Rumors sul fluidificante mancino Nuno Tavares, 20 anni, del Benfica, ex società di Pinto: affare per giugno ma costa 20 milioni. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero