Real Madrid, in 6 mila al primo allenamento di Zidane: «Il mio sarà un calcio divertente e offensivo»

Zinedine Zidane dirige il primo allenamento del Real Madrid
È cominciata con una festa di pubblico l'avventura di Zinedine Zidane sulla panchina del Real Madrid. L'ex campione, chiamato dal presidente del club Florentino...

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È cominciata con una festa di pubblico l'avventura di Zinedine Zidane sulla panchina del Real Madrid. L'ex campione, chiamato dal presidente del club Florentino Perez a prendere il posto di Rafa Benitez, ha diretto questa mattina il primo allenamento della sua squadra. A festeggiarlo, 6mila tifosi dei blancos, entusiasti, che si sono radunati allo stadio Di Stefano dove il Real si allena. Inizialmente la sessione atletica avrebbe dovuto svolgersi a porte chiuse, ma poi la dirigenza del Real ha accettato di far entrare nell'impianto i supporter della squadra che con la loro presenza hanno sottolineato il favore con cui la tifoseria ha accolto l'arrivo in panchina dell'ex beniamino francese, mentre non ha mai amato molto l'esonerato Benitez.


IL GIOCO OFFENSIVO
«Al Real Madrid intendo portare il mio stile. Rispetto a Rafa cercherò di proporre un calcio più offensivo, far sì che i giocatori si divertano». Zindine Zidane, nella sua prima conferenza stampa da allenatore del Real Madrid, annuncia il suo credo calcistico e cita Carlo Ancelotti, che gli diceva che «la cosa più importante nel calcio è vincere le partite e far star bene i giocatori». Dopo il primo all
«»enamento con la squadra, Zidane ha detto di aver visto «un gruppo deciso e concentrato, impegnato nel lavoro. Tutti contenti. Sono tutti giocatori d'esperienza, quindi vanno trattati in maniera diversa, ma il messaggio resta lo stesso: importante è il lavoro e l'intensità nelle partite». «Quanto a me, sento certamente la pressione - ha aggiunto - ma nel modo giusto. Spero di diffondere la speranza e arrivare a vincere con il buon gioco, la dedizione e il lavoro. Abbiamo due titoli in palio e andremo per questo». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero