Montenegro-Russia, violenza ad Euro 2016: un fumogeno colpisce il portiere Akinfeev

Montenegro-Russia, violenza ad Euro 2016: un fumogeno colpisce il portiere Akinfeev
Un delirio a Podgorica, Montenegro. La sfida fra il Montenegro e la Russia, valida per le qualificazioni agli Europei francesi del 2016, comincia, è subito sospesa, riprende,...

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Un delirio a Podgorica, Montenegro. La sfida fra il Montenegro e la Russia, valida per le qualificazioni agli Europei francesi del 2016, comincia, è subito sospesa, riprende, viene ancora interrotta, ricomincia e infine si conclude dopo un’ora di gioco sul punteggio di 0-0. Dopo nemmeno un minuto, il portiere della nazionale guidata da Fabio Capello, Igor Akinfeev, è colpito alla spalla da un fumogeno lanciato dagli spalti ed è costretto a lasciare il campo in barella. La partita è sospesa per 35 minuti, con le squadre e gli arbitri che vanno a ripararsi negli spogliatoi. Dopo che la situazione si tranquillizza, le formazioni riprendono il gioco, ma senza Akinfeev che intanto è stato sostituito da Lodygin fra i pali della porta russa ed è stato trasportato in ospedale: la diagnosi è commozione celebrale.




La serenità in campo però dura soltanto pochi minuti. Perché, all’avvio della ripresa, un lancio di oggetti e di petardi obbliga l’arbitro tedesco Aytekin ad interrompere di nuovo la gara. Qualche minuto e poi tutti ancora sul terreno di gioco. Intorno al 66’, però, ecco che la situazione degenera: Shirokov sbaglia un dubbio calcio di rigore, quindi in mezzo al campo si accende una rissa incontrollabile. Spintoni, insulti, proteste. Così, l’arbitro rientra negli spogliatoi e decide di non uscirne più. Partita interrotta definitivamente. Probabile che alla Russia di Fabio Capello, terza nel girone G, sia assegnata ora la vittoria a tavolino. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero