Dall'Italia all'Ucraina, fino ad arrivare in Israele. La rivolta dei calciatori contro gli insulti razzisti si allarga e valica i continenti. Non solo Mario Balotelli, che...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Sempre via social è arrivato lo sfogo di Taison. «Non starò mai zitto di fronte a un atto così disumano e spregevole», ha scritto il brasiliano, su Instagram, incassando i messaggi di sostegno da parte dei colleghi di varie squadre: da Neymar a Douglas Costa, da Fernandinho a Bernard dell'Everton. «Lottiamo per i nostri diritti e per l'uguaglianza!», ha aggiunto Taison. Anche il compagno di squadra di Taison, Dentinho, che non ha però reagito come Taison, si è visto apostrofare, ricevendo poi la solidarietà dei giocatori avversari. L'ultima denuncia arriva dal campionato di Serie C italiano: l'attaccante della Cavese, Massimo Goh, cugino del più celebre Moise Kean, è stato insultato alla fine della sfida contro il Catanzaro. «Per la seconda domenica di fila - ha raccontato - sono stato insultato per il colore della mia pelle, la prima volta non ho detto niente e ho sbagliato, ma ora ne ho abbastanza di 'sto schifo... Ma ci rendiamo conto?». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero