Hamilton, la Fia "perdona" la maglietta pro-Taylor

Lewis Hamilton
«Non abbandonerò» la lotta contro le ingiustizie e le discriminazioni razziali, ha assicurato Lewis Hamilton, mentre la FIA - riferisce BBC Sport - ha deciso di...

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«Non abbandonerò» la lotta contro le ingiustizie e le discriminazioni razziali, ha assicurato Lewis Hamilton, mentre la FIA - riferisce BBC Sport - ha deciso di non aprire un'indagine sulla maglietta indossata dal pilota Mercedes sul podio al Mugello, benché colta alla sprovvista dal gesto. Sulla t-shirt Hamilton esortava ad «arrestare i poliziotti che hanno ucciso Breonna Taylor». Un portavoce della Fia ha riferito che un'indagine è stata esclusa. Scrivendo su Instagram Hamilton ha ringraziato «quelli di voi che continuano a sostenermi e dimostrarmi amore, ve ne sono davvero grato». Quindi ha aggiunto: «Questo è un viaggio nel quale dobbiamo unirci e sfidare il mondo a tutti i livelli di ingiustizia, non solo razziale». La Taylor era una donna di colore che, lo scorso marzo, fu uccisa dalla polizia con otto colpi di pistola mentre era nella sua casa a Louisville, Kentucky. La FIA è stata colta di sorpresa dal messaggio di Hamilton - che in precedenza aveva indossato una maglietta con scritto «Black Lives Matter» - ed ha valutato se il campione del mondo di F1 avesse violato l'articolo 1.2 del proprio statuto, che recita: «La FIA deve astenersi dal manifestare discriminazioni a causa di razza, colore della pelle, sesso, orientamento sessuale, origine etnica o sociale, lingua, religione, filosofica o opinione politica, situazione familiare o disabilità nello svolgimento delle proprie attività e di intraprendere qualsiasi azione al riguardo». La FIA è anche firmataria della Carta Olimpica, che vieta qualsiasi «tipo di manifestazione o propaganda politica, religiosa o razziale».
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Il Messaggero