Racing Fondi, dopo il debutto choc Giannini aspetta rinforzi dal mercato

Il tecnico Giuseppe Giannini
Un debutto da incubo. Ora per conquistare il passaggio del turno in Coppa Italia bisognerà battere la Fermana per 4-0. Il capitombolo esterno di Teramo (3-0) è stato...

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Un debutto da incubo. Ora per conquistare il passaggio del turno in Coppa Italia bisognerà battere la Fermana per 4-0. Il capitombolo esterno di Teramo (3-0) è stato mal digerito nell’ambiente del Racing Fondi, che si interroga il giorno dopo su una prestazione insufficiente. Chiara la disamina del tecnico rossoblu Giuseppe Giannini che ha dovuto fare a meno dello squalificato Vasco, dell’infortunato Addessi e dell’indisponibile Ghosheh. Il “Principe” ha schierato Montaperto in porta, protetto dalla linea difensiva  composta dagli esterni Galasso e Pompei e dai centrali De Leidi e Vastola. A centrocampo Quaini e De Martino sulla linea nevralgica con Riccardi, Ciotola ed Utzeri a sostegno di De Souza.


«A parte la piccola disavventura del guasto del pullman siamo arrivati a 20’ dall’inizio del match – afferma Giannini - Non è una scusa ma è un dato di fatto e dobbiamo tenerne conto. Abbiamo dimostrato di non essere ancora pronti e nei primi 20’ abbiamo regalato occasioni agli avversari e tutto è diventato più difficile. Chiara che c’è l’idea di migliorare l’organico, ma paghi l’inesperienza e questo timore reverenziale, unito ad una condizione ancora poco lucida, fa diventare tutto più difficile. Quando si vanno in questi campi devi avere personalità per fare risultato oltre a doti tecniche, però adesso vediamo anche i nuovi che si aggregheranno in settimana. Peccato, perché c’era la voglia e l’intenzione di fare buone cose, ma eravamo frenati a livello psicologico».

Dopo l’ultima giornata di Coppa Italia di domenica 20 contro la Fermana, gli occhi saranno puntati sul debutto in campionato a Catania. «Una trasferta subito tostissima, però sappiamo di incontrare un squadra che deve vincere il campionato. Servirà da stimolo anche ai più giovani che questa Lega Pro sarà lunga e irta di insidie». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero