Lazio, Provedel: «Lusingato di lavorare con Sarri. Vogliamo piazzarci in Champions»

Le parole del portiere biancoceleste

Lazio, Provedel: «Lusingato di lavorare con Sarri. Vogliamo piazzarci in Champions»
In vista del Natale, Ivan Provedel è tornato a parlare. Il portiere della Lazio non è sembrato al meglio nelle ultime uscite, ma è stato comunque tra i...

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In vista del Natale, Ivan Provedel è tornato a parlare. Il portiere della Lazio non è sembrato al meglio nelle ultime uscite, ma è stato comunque tra i migliori di questa prima parte di stagione, coronamento di un 2022 da ricordare: «Per me è stato un anno molto positivo soprattutto a livello personale – rivela al canale ufficiale della Lega Serie A – ho ottenuto una salvezza importante e faticosa con lo Spezia, che per me sarà sempre un ricordo bellissimo, e poi sono venuto alla Lazio. Sono stato catapultato in una realtà completamente diversa e sono felicissimo di essere qui. I risultati sono stati abbastanza buoni, si può fare meglio, ma sono soddisfatto».

Le parole di Provedel ai canali della Lega

Non solo però la salvezza e la Lazio, ma anche la convocazione con l’Italia: «Sì, è stato un momento molto strano perché quando mi hanno chiamato avevamo appena perso 5-1 col Midtjylland. È stato difficile gioire perché eravamo in una situazione particolare. Comunque è senza dubbio una grande emozione: fin da piccolo uno sogna l’azzurro e far parte di quei 25-30 giocatori chiamati dal mister è stata grande gioia a anche un motivo per spronarmi a fare sempre meglio». E all’orizzonte c’è anche il sogno Mondiale: «È tra tantissimo tempo. Prima dovremo qualificarci agli Europei e difendere il titolo, poi penseremo anche ai Mondiali. La chiamata di Mancini mi ha dato un'ulteriore spinta e spero di poter fare sempre meglio per rimanere nella rosa azzurra».

Sulla nuova realtà e il prossimo impegno

È tempo poi di tornare a parlare di Lazio: «Siamo una squadra che lavora molto, ha tanto da dare e che si è espressa bene fin oggi, ma possiamo fare meglio. Siamo guidati molto bene ma sono sicuro che abbiamo qualcosa dentro per poter fare qualcosa di speciale». Sulla pausa: «L’abbiamo gestita ognuno a modo suo, c’è chi è andato in vacanza e chi è rimasto in famiglia come ho fatto io che ho un bimbo piccolo e ho cercato di stare il più possibile con lui. Ci è servito per ricaricare le pile e poi al rientro anche per poter lavorare quotidianamente, cosa che nella prima parte di stagione non è stata mai possibile, giocando praticamente ogni tre giorni». La partita col Lecce è sempre più vicina: «Siamo carichi perché queste settimane di lavoro ci sono servite dal punto di vista dell’organizzazione e del collettivo. Arriviamo pronti e preparati alla prima col Lecce. Cercheremo di fare ancora meglio per rimanere nelle zone alte della classifica».

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Sull’arrivo alla Lazio, Sarri e gli obiettivi

Sul suo approdo alla Lazio: «Sono arrivato qui a quattro giorni dalla prima gara, non mi sarei mai aspettato di giocare subito e non sarebbe stato nemmeno giusto, poi è successo quello che è successo. Sono qui per fare del mio meglio ed è quello che sto cercando di fare, poi decide il mister. La cosa che mi fa più piacere è di poter dare il mio contributo in campo». Infine proprio sull’importanza di Sarri, che lo ha voluto a tutti i costi: «Ero già lusingato solo dal fatto di poter essere stato accostato al suo nome. Il mister è molto esigente, come è giusto che sia, e io cerco di fare al meglio tutto quello che mi viene chiesto: devo essere presente, aiutare la squadra e trasmettere tranquillità. È quello che provo a fare in ogni partita». Infine sull’obiettivo stagionale: «Vogliamo arrivare il più in alto possibile, non ci poniamo limiti. Io non c’ero l’anno scorso e i miei compagni sono arrivati quinti, quindi direi un piazzamento Champions».

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Il Messaggero