«Spero che la moviola sia messa in pratica e termini questa tortura»: lo ha detto a Udinese Tv il patron dell'Udinese, Gianpaolo Pozzo, commentando la decisione...
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«Credo che anche gli arbitri vogliano togliersi di dosso la responsabilità dell'errore umano», ha aggiunto Pozzo esprimendo «a titolo personale e da primo tifoso dell'Udinese» il suo «disappunto per quello che - ha detto - vedo, e non è il primo anno. Ho fatto trent'anni di calcio prima di lasciare da due a questa parte in mano ai miei figli. Non ho mai mollato. Ho discusso in Federazione almeno 7-8 anni e alla fine, dopo i nostri investimenti di tanti anni fa, sono stati bravi a far digerire almeno la goal line technology, adesso aspettiamo l'avvento della Var». «Spero che dal prossimo anno sia messa in funzione - ha proseguito Pozzo - credo sia anche più economica della gestione di tutti questi addizionali, che non risolvono i dubbi e i problemi». «Devo dire - ha concluso Pozzo - che in trent'anni di calcio questo è il caso peggiore. Sia l'arbitro che l'addizionale hanno responsabilità, ma non mi è piaciuta in generale la direzione troppo casalinga. In occasione del rigore l'arbitro è a due passi e l'addizionale è di fronte: non trovo giustificazione. O dobbiamo dire che è incapace o, ancora peggio, disonesto. Per me non dovrebbero arbitrare più». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero