Porto-Milan, Pioli: «È importante ma non decisiva. Ibrahimovic? Sta meglio»

Il tecnico in conferenza: «Il doppio confronto inciderà molto sulla classifica del girone»

Porto-Milan, Pioli: «Non è decisiva. Ibrahimovic? Sta meglio»
Dentro o fuori. È il destino del Milan alla vigilia della gara di Champions in casa del Porto. Ai rossoneri, che dovrebbero ritrovare Ibrahimovic titolare, serve una...

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Dentro o fuori. È il destino del Milan alla vigilia della gara di Champions in casa del Porto. Ai rossoneri, che dovrebbero ritrovare Ibrahimovic titolare, serve una vittoria dopo le due sconfitte con Liverpool e Atletico Madrid. «Non è ancora decisiva», la considerazione di Stefano Pioli.



Partita. «Sarà molto importante, ma non è ancora decisiva. Il doppio confronto con il Porto inciderà molto sulla classifica del girone».

Porto. «Lo abbiamo studiato bene. Sono abituati a partite così, hanno giocatori offensivi forti e veloci. Sarà difficile, ma noi abbiamo il nostro modo di giocare che dobbiamo portare avanti».

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Crescita Milan. «La nostra classifica in Champions non rispecchia le prestazioni nelle prime due gare. Abbiamo capito che in competizioni così i dettagli fanno la differenza, è in questo che dobbiamo crescere per poter competere anche in Europa».

Assenze. «Dispiace aver perso anche Rebic che stava benissimo. La rosa però è competitiva, chi giocherà è forte, ho anche dei ricambi. Vedremo che scelte fare, Ibra sta meglio. Vedremo come inizieremo il match, poi avremo anche dei cambi per migliorare la partita».



Miglioramenti. «I bravi allenatori sono quelli che fanno crescere i singoli giocatori e quindi tutta la squadra. Io sono convinto che possiamo crescere ancora».

Champions. «Le due partite sono facili da analizzare: a Liverpool abbiamo sofferto i primi 20 minuti, ma contro i Reds soffrono tutti. Con l’Atletico Madrid abbiamo fatto meglio. Abbiamo commesso degli commesso delle disattenzioni in fase difensiva che hanno compromesso il risultato finale. Abbiamo incontro due avversari fortissimi, siamo stati vicini al loro livello ma è mancato qualcosa. Dobbiamo stare attenti a tutto».

 

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Il Messaggero