Un pareggio sostanzialmente giusto. Pomezia Calcio e Mestre archiviano in perfetta parità, sul manto sintetico del Comunale di via Varrone, la gara di andata della finale...
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La squadra allenata da Bussi ha una generosa reazione e, a riprova di un maggior predominio territoriale, rimette le cose a posto, nella fase centrale del tempo, per merito di Cestrone, il quale finalizza con un sontuoso “scavetto” un pregevole spunto personale di capitan Gamboni. Successivamente le due contendenti provano a sfruttare al meglio le rispettive caratteristiche tecniche, ma non riescono a pungere negli ultimi sedici metri. L’episodio chiave della gara si registra a metà ripresa. La compagine veneta beneficia di un calcio di rigore per un fallo commesso da Renelli ai danni di Rivi. Sul dischetto si presenta lo stesso Rivi, il quale opta per una conclusione di giustezza, ma il baby Pinna si conferma all’altezza della situazione, respinge il tiro dagli undici metri del centravanti avversario e lascia il punteggio in equilibrio.
Nell’ultimo quarto di gara, il Pomezia Calcio si spinge generosamente in avanti, ma non riesce a far breccia nella solida difesa arancionera e, al triplice fischio dell’arbitro, si deve accontentare del pareggio. «Sono molto soddisfatto della prova offerta dai miei ragazzi, abbiamo retto al meglio il confronto contro una rivale di notevole caratura tecnica - dichiara Andrea Bussi, mister del Pomezia Calcio - . Siamo stati bravi a rimboccarci le maniche e a ristabilire l’equilibrio dopo il vantaggio lampo del Mestre. Un grande plauso da parte mia è doveroso nei confronti di Pinna, il quale ha vanificato il tentativo di allungo dei nostri avversari nel momento topico del match e ci permette di andare in Veneto con il discorso qualificazione ancora aperto...». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero