Pochesci: «Sfogo da tifoso, chiedo scusa. Ventura è un maestro»

Pochesci: «Sfogo da tifoso, chiedo scusa. Ventura è un maestro»
All'indomani delle dichiarazioni sulla Nazionale Italiana balzate all'attenzione delle cronache nazionali, l'allenatore della Ternana Sandro Pochesci spiega le...

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All'indomani delle dichiarazioni sulla Nazionale Italiana balzate all'attenzione delle cronache nazionali, l'allenatore della Ternana Sandro Pochesci spiega le motivazioni delle sue parole. «Chiedo scusa se ho offeso qualcuno - ha detto ai giornalisti al termine della partita pareggiata dalla sua squadra col Novara - mi scuso con la Federazione, col presidente Tavecchio ed anche con mister Ventura che stimo molto. Il mio è stato uno sfogo di un tifoso della Nazionale. Solo che oggi sono anche l'allenatore di una squadra di serie B ed é stato un mio errore non considerarlo». «Sono nato nel 1963 - ha aggiunto - e l'Italia ha sempre partecipato al Mondiale. Lunedì farò il tifo sperando che vinca. Non era mia intenzione attaccare le scelte di mister Ventura che è un maestro per me. Lo stiamo studiando anche al corso a Coverciano e presto lo incontrerò».


Sulla vicenda, la Ternana ha diffuso anche un comunicato ufficiale, con le parole dell'allenatore. «Non volevo nel modo più assoluto - si legge nel comunicato - ledere l'immagine della nostra Nazionale di calcio. Ho parlato della Nazionale da tifoso, come si fa in un bar, ed ho evidentemente sbagliato il contesto, il contenuto e la forma». «Io sono un grande tifoso della Nazionale - prosegue il comunicato - quindi quelle mie parole, usando anche termini sbagliati, sono state le parole di un tifoso dispiaciuto per quello che era accaduto in campo. Voglio chiedere scusa anche al tecnico ventura che è l'allenatore della nostra Nazionale e che stimo molto e quindi non sono certo io che alleno una prestigiosa squadra di Serie B tra l'altro nelle zone basse della classifica, a poter giudicare il suo operato sapendo peraltro gli sforzi che si stanno profondendo in questo momento». «Rinnovo il mio attaccamento alla Federazione italiana gioco calcio della quale - conclude il tecnico - mi onoro di far parte come tesserato». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero