Pirlo in bilico (era pronto Tudor) e confermato: ma sarà addio a fine stagione

Pirlo in bilico (era pronto Tudor) e confermato: ma sarà addio a fine stagione
Mentre la Superlega evapora la Juve frana in campionato, quinta e fuori dalla Champions dopo il 3-0 senza appello contro il Milan. Una sconfitta sotto gli occhi di Elkann e della...

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Mentre la Superlega evapora la Juve frana in campionato, quinta e fuori dalla Champions dopo il 3-0 senza appello contro il Milan. Una sconfitta sotto gli occhi di Elkann e della dirigenza al completo che ha avuto conseguenze immediate nel post partita, con un acceso confronto tra Nedved e Paratici nel parcheggio dello Stadium. In contrasto sulla fiducia a Pirlo e l’ipotesi Tudor traghettatore fino a fine stagione. Il destino dell’allenatore bianconero - a meno dei colpi di scena - dovrebbe essere segnato al termine del campionato, al netto delle parole rassicuranti del vicepresidente Nedved fuori dalla Continassa. «Ci sono un po’ di difficoltà, è normale, ma combatteremo fino alla fine - il commento alla consegna del Tapiro d’Oro di Striscia -. Pirlo rimane certamente e anche Ronaldo».

SENZA CHAMPIONS
Ma un’estate senza Champions in prospettiva potrebbe ribaltare equilibri e gerarchie, dal campo alla stessa dirigenza. Nella mattinata di ieri riunione in sede alla Continassa per confermare la fiducia a Pirlo verso il Sassuolo, poi Agnelli, Elkann e Ronaldo hanno fatto visita allo stabilimento Ferrari di Maranello. Difficile pensare che CR7 possa rimanere a Torino per l’ultimo anno di contratto anche senza giocare la Champions. Al momento non ha offerte concrete sul mercato, ma Mendes è al lavoro da qualche mese per valutare possibili alternative, con lo United in pressing ma non oltre i 15 milioni di stipendio. La Juve intanto inizia a ragionare sulla guida tecnica per la prossima stagione, il nome è in pole è quello di Allegri - non compatibile con Nedved e Paratici - ma ci sono diverse altre opzioni al vaglio. Suggestiva quella di Zidane ma poco in linea con una politica di rinnovamento e ridimensionamento, mentre parallelamente ad Allegri si lavora ai nomi di Gasperini, Gattuso e Inzaghi. Per motivi diversi tutti e tre vicini alle idee di una nuova Juve da ricostruire. 

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Il Messaggero