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Pirlo è deluso. Da se stesso e dalla Juve. Ma ancora non si arrende: «Ieri avevo detto di aver visto bene la squadra in settimana, di averla vista allenarsi con convinzione e determinazione, in vista di una partita importante come quella con il Milan. Invece purtroppo non è stato così. Siamo anche partiti bene, poi ci siamo disuniti». Il tecnico bianconero, parlando a Sky, ha ammesso che contro il Milan «tante cose non hanno funzionato». Ma alle dimissioni non pensa proprio: «Io da parte non mi metto, ho cominciato con tanto entusiasmo, sono a disposizione, penso di poter fare meglio ed uscire con la squadra dal momento difficile. Continuerò a fare il mio lavoro finché mi sarà consentito». «Avevo in testa un progetto diverso, ma con certi tipi di giocatori diventa più difficile realizzarlo - ha aggiunto l'allenatore - Però ho comunque a disposizione dei campioni e se non ho tirato fuori da loro il massimo è senz'altro colpa mia». Pirlo non ha cercato nemmeno l'alibi di certi episodi avvenuti durante la stagione, dall'esame di italiano di Suarez alla vicenda Superlega: «La società mi è stata sempre vicina, mi ha dato grande libertà. Sono successe delle cose fuori dal campo, ma non hanno mai intaccato la serenità dello spogliatoio».
Il Messaggero