Pirlo rivede la luce, Ronaldo e Dybala riaccendono la Juve

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Quanto mancavano alla Juve quei tocchi felpati e quei colpi da...

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Quanto mancavano alla Juve quei tocchi felpati e quei colpi da biliardo mancini. Nel momento più delicato della stagione la Juve ritrova la Joya (87 giorni dall’ultima volta) e travolge il Napoli nel testa a testa per la Champions. Un uno due targato CR7 e Dybala, messo in discussione solo dal rigore di Insigne nel finale, che rilancia i bianconeri dopo un punto in due partite. E regala a Pirlo la luce, dopo giorni bui. Il Napoli se la gioca e rimane in partita fino alla fine, ma non ha la forza per provare a pareggiarla. La Juve spreca molto davanti e sbanda solo nel finale, con un fallo irruento di Chiellini in area su Osimhen che permette a Insigne di eguagliare i gol di Maradona in A e obbliga la Juve a soffrire nel finale. I bianconeri chiudono il primo tempo in vantaggio, con la 25° rete in campionato di Ronaldo (che si divora un gol incredibile dopo 2 minuti, di testa) ma rischiano su un’occasione di Zielinski e nel finale per un fallo in area non sanzionato di Alex Sandro su Zielinski. Manca un rigore anche alla Juve, per un intervento di Lozano su Chiesa, assist man e uomo in più di Pirlo. Che rinuncia alla fluidità in nome di un 4-4-2 quadratissimo, con più lanci lunghi di Buffon del solito, e Cuadrado a centrocampo, dove può finalmente scatenare tutto il suo potenziale offensivo. Il Napoli gioca a viso aperto, ha almeno due occasioni clamorose per segnare e soffre soprattutto le infilate della Juventus, in velocità. Nella ripresa la Juve ha almeno altre 3 occasioni limpide per chiudere la partite, ma spreca, mentre Buffon si oppone a Di Lorenzo e Ruiz, il Napoli ci prova con una manovra avvolgente. La Juve resiste e riparte in contropiede, ma non affonda. Gattuso ci prova con Osimhen e Politano, Pirlo ritrova Dybala a quasi 90 giorni dall’ultima volta. E il 2-0, a 4 minuti dall’ingresso in campo, è un ricamo con sinistro nell’angolino e dedica alla mamma; Insigne accorcia ma non basta, ora nella lotta per la Champions la Juve ha un alleato in più.

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Il Messaggero