Non sarà semplice per Stefano Pioli conquistare i tifosi, contrari al suo ingaggio non tanto per il suo passato all’Inter (dal novembre 2016 a maggio 2017), ma per...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
LA VIRATA
Così una volta appurato che era impossibile arrivare a Spalletti, il Milan ha virato su Pioli, che nella serata di ieri ha accettato un contratto biennale da 1,5 milioni (oggi la firma). La sua avventura sulla panchina del Milan inizierà oggi pomeriggio a Milanello, con la ripresa degli allenamenti, inizialmente previsti in mattinata, senza i Nazionali. Giocherà con il 4-3-3: ritroverà Biglia, allenato ai tempi della Lazio, e avrà il compito di rilanciare giocatori come Bennacer, Paquetà, Krunic, Bonaventura, Suso, Rebic, Piatek e dare fiducia a Leao, il talento portoghese che dal derby in poi ha saputo dimostrare tutte le sue qualità ed è l’unico giocatore, ad oggi, ad accendere l’entusiasmo dei tifosi. L’errore che la dirigenza non dovrà fare è, però, quello di lasciare solo Pioli. Perché dopo la sconfitta di Udine, alla prima giornata di campionato, Giampaolo si era sentito non protetto. A volte, anche per un club come il Milan, conoscere i propri limiti è un passo verso il traguardo. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero