Petroccia dà il suo addio al calcio giocato: «E' una scelta di vita»

Michele Petroccia dà il suo addio al calcio giocato
Il calcio laziale saluta uno dei centrocampisti più noti al palcoscenico regionale nell’ultimo decennio. Michele Petroccia, all’età di 33 anni, ha...

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Il calcio laziale saluta uno dei centrocampisti più noti al palcoscenico regionale nell’ultimo decennio. Michele Petroccia, all’età di 33 anni, ha annunciato il suo ritiro ufficiale dal calcio giocato interrompendo di fatto la sua attuale esperienza con la maglia dell’Atletico Morena. Un lungo girovagare per Petroccia, che di casacche ne ha indossate tante e si è fatto conoscere in ogni squadra di cui ha fatto parte, come il Cre.Cas., la Lupa Frascati, il Villalba e la Boreale.


Una scelta dettata da vari motivi ha commentato Petroccia: «Sicuramente l’aspetto che ha più influito è quello lavorativo. Infatti nell’ultimo periodo non riuscivo più a conciliare gli impegni calcistici con il lavoro, perché dopo turni di 8/9 ore diventa difficile concentrare le energie fisiche e mentali negli allenamenti. Ho tirato avanti per un anno allenandomi poco durante la settimana e giocando comunque la domenica ma arrivato al punto massimo di sacrificio la mia testa ha deciso di dire basta».
Ma c’è anche un altro fattore che ha portato il centrocampista alla fatidica decisione di appendere gli scarpini al chiodo. «Sono venute meno anche le motivazioni: ho sempre amato praticare questo sport come un professionista, ma il livello dilettantistico di oggi non offre più queste sensazioni e ha fatto calare verve ed entusiasmo. Penso che comunque a 33 anni è arrivato il momento giusto per fermarsi anche perché non ho mai amato l’idea di giocare al calcio fino ai 40 anni come molti fanno».
 

Una carriera vissuta ad alti livelli, che ha permesso a Michele Petroccia di consacrarsi come uno dei calciatori più importanti e vincenti dell’ambiente laziale. «Tra gli aspetti più positivi della mia carriera sono molto legato al ricordo di aver segnato molti goal come centrocampista, tra cui uno da 70 mt., Tra i vari, se ne citassi qualcuno in particolare finirei poi per tralasciarne altrettanti importanti. Diciamo che nel corso della mia carriera ho sempre cercato di vedere gli aspetti positivi in tutto quello che ho fatto ma i ricordi più belli sono quelli legati ai campionati vinti come a Frascati, Villalba e con la Cisco Roma in serie C, mentre a livello di gruppo gli anni più indimenticabili li ho vissuti a Pomezia dove ho giocato per 4-5 stagioni e lì ho legato con molti compagni con i quali tuttora è rimasto un rapporto di amicizia».
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Il Messaggero