«Io c'ero: quella frase sulle 'quattro lesbiche Belloli l'ha detta. Ora si deve dimettere da presidente della Lega Dilettanti». Duro l'attacco di Sonia Pessotto,...
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La risposta del presidente della Lega Nazionale Dilettanti non si fa attednere: «Io non l'ho detto. Questo l'ho detto chiaro e tondo anche perché io sto lavorando con il settore femminile, ho fatto dei programmi. Mi stanno attribuendo cose che non ho detto, anche su altri argomenti. Non so come possa essere uscita una cosa del genere, per me è un pò un golpe, staremo a vedere come si evolve la vicenda e poi faremo tutti gli accertamenti del caso e poi vedremo il da farsi».
Qualcuno ha fatto mettere a verbale questa frase anche se lei non l'ha detta? «Io dico di si. Non posso essere certo di chi è stato, se c'è stata la manina o la manona. Io dico che non l'ho detto. Adesso faremo accertamenti, anche perché voglio capire come facciano a uscire i documenti dalla Lega, tanto per essere chiaro. Non mi dimetto. Aspetto tutti gli accertamenti possibili e immaginabili».
Belloli ha ribadito di voler attendere l'esito delle indagini prima di prendere qualsiasi decisione: «Potrei pensare a dimettermi solo se sarò condannato. Quello che fanno o chiedono gli altri - ha aggiunto, riferendosi anche all'ex calciatrice Sonia Pessotto, consigliera del dipartimento calcio femminile , che si è detta pronta a dimettersi se Belloli non dovesse lasciare - non mi riguarda. Sono affari loro. Per me comunque è un golpe - ha insistito -. Orchestrato da chi? Non lo dico certo a voi».
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Il Messaggero