Pescara, Stendardo: «Zeman ci ha detto: divertitevi»

Pescara, Stendardo: «Zeman ci ha detto: divertitevi»
«Si dice che quando arriva un nuovo allenatore c'è una scossa mentale e così è stato. Ci ha chiesto di divertirci, di giocare senza pensare a nulla...

Continua a leggere con la nostra offerta speciale:

X
MIGLIORE OFFERTA
ANNUALE
19 €
79,99€
Per 1 anno
SCEGLI
MENSILE
1 €
6,99€
Per 6 mesi
SCEGLI
2 ANNI
40 €
159,98€
Per 2 anni
SCEGLI

VANTAGGI INCLUSI

  • Tutti gli articoli del sito, anche da app
  • Approfondimenti e newsletter esclusive
  • I podcast delle nostre firme

- oppure -

Sottoscrivi l'abbonamento pagando con Google

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
«Si dice che quando arriva un nuovo allenatore c'è una scossa mentale e così è stato. Ci ha chiesto di divertirci, di giocare senza pensare a nulla e devo dire che in questi giorni Zeman è stato un ottimo psicologo anche perché abbiamo avuto pochi giorni per assimilare le sue idee di calcio. Il suo lavoro è stato soprattutto mentale». Intervistato dall'emittente partenopea Radio Crc, il difensore del Pescara Guglielmo Stendardo, 'veteranò della squadra abruzzese, spiega cosa sia cambiato con l'arrivo in panchina del boemo. «Quando c'è un cambio tecnico, ogni giocatore vuole dimostrare qualcosa in più - dice ancora Stendardo su Zeman -. Non mi aspettavo una partita così bella e divertente del Pescara ed è vero che una rondine non fa primavera, ma ieri ci siamo divertiti (5-0 al Genoa n.d.r.). Le prossime tre partite sono fondamentali ed è vero che abbiamo dei limiti, ma la squadra ieri ha dimostrato di avere anche qualità». Ma è vero che, a Pescara, qualcuno giocava contro Oddo? «Non credo ai calciatori che giocano contro gli allenatori - risponde -. Quando andiamo in campo cerchiamo sempre di dare il massimo e fare figuracce non fa piacere, anche perché poi siamo responsabili anche nei confronti della società e della tifoseria. Ogni calciatore vuole dare il massimo, ma ci sono dei momenti in cui, non ci riusciamo, perché condizionati mentalmente».
Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero