Roma, un poker per la Champions Dzeko-Spalletti è lite. Pescara in B

Dal nostro inviato La Roma non fa cilecca e stacca il Napoli nella corsa al 2° posto: 4 a 1 contro il Pescara allo stadio...

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Dal nostro inviato

La Roma non fa cilecca e stacca il Napoli nella corsa al 2° posto: 4 a 1 contro il Pescara allo stadio Adriatico, risultato che permette a Spalletti di tornare a più 4 sull'amico Sarri e che costa a Zeman la retrocessione con 5 giornate di anticipo (15 punti meno dell'Empoli quartultimo, in vantaggio negli scontri diretti). La trasferta in Abruzzo, interpretata correttamente dai gialllorossi, è servita per la classifica e al tempo stesso per collaudare la squadra in vista del trittico che può decidere la volata per entrare direttamente in Champions: domenica c'è il 4° derby stagionale, poi la trasferta di San Siro per affrontare il Milan e a seguire lo scontro diretto con la Juve all'Olimpico.

STRAPPO INUTILE
Il Pescara crolla nell'ultimo minuto del primo tempo. Proprio quando sembra non avere più paura. Prova ad attaccare e in contropiede subisce le reti di Strootman e Nainggolan. Fiorillo, in precedenza, ha negato il vantaggio a El Shaarawy e a Dzeko e ha ringraziato la traversa che ha respinto il destro di Nainggolan, sicuramente il migliore in campo e per la prima vola in doppia cifra in campionato (10 reti). Il 4-2-3-1, senza De Rossi risparmiato per il derby e con Paredes in regia accanto a Strootman, ha insomma funzionato. Dopo un'ora la Roma, imbattuta da 6 turni (5 successi e 1 pari), si è fermata, anche perché Salah ha firmato la seconda doppietta stagionale, salendo a 13 gol in questo torneo (17 compresi quelli nelle coppe) e sfruttando due assist di El Shaarawy che nel primo tempo ha permesso anche a Strootman di segnare. Prima dell'inutile gol di Benali, Dzeko ha contestato la sostituzione, mandando a quel paese. «Fai il furbo ancora» ha urlato all'allenatore, prima di salutare Grenier e di rientrare negli spogliatoi senza passare per la panchina. Fino a quel momento i compagni si sono dedicati al capocannoniere. Per farlo segnare. L'allenatore, invece, lo ha fatto uscire, facendo esplodere il caso che non fa bene alla Roma nella settimana che porta al derby. Monchi, per la prima volta in tribuna da nuovo ds, dovrà subito prendere di petto la situazione, facendosi conoscere all'interno dello spogliatoio. L'inizio della sua avventura, nonostante la vittoria utilissima, coincide con la prima gara da risolvere.  
 


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Il Messaggero