Pechino, Malagò: «Migliorati in tutto rispetto a Pyeongchang»

Numeri, numeri e ancora numeri. Le Olimpiadi di Pechino 2022 arrivano al termine, e il presidente del Coni Giovanni Malagò traccia un bilancio della spedizione azzurra. Si...

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Numeri, numeri e ancora numeri. Le Olimpiadi di Pechino 2022 arrivano al termine, e il presidente del Coni Giovanni Malagò traccia un bilancio della spedizione azzurra. Si parte daa un dato lampante: “Rispetto a Pyeongchang 2018, il numero delle medaglie è cresciuto del settanta per cento – esordisce Malagò – e ciò fa dei Giochi cinesi i più vincenti di sempre dopo la fantastica avventura di Lillehamer 94”. Sia gli sport sulla neve che quelli praticati sul ghiaccio hanno registrato una crescita di successi: sci e affini un miglioramento pari al cinquanta per cento, mentre pattini e curling hanno consentito alla FISG di raddoppiare il bottino del 2018: 8 medaglie contro 4. Gli azzurri con un metallo al collo sono 19, provenienti da sette regioni (“La Lombardia è in testa a questa classifica”). L’ottantacinque per cento dei successi è firmato dalle fantastiche quattro: “Lombardia appunto, Veneto, provincia autonoma di Bolzano e poi Trento”. È stata l’ennesima conferma del valore delle donne: più della metà, il 52,94 per cento puntualizza il presidente, proviene dalla componente femminile dell’Italia Team. “In vista di Milano-Cortina, anche l’età media è un ottimo segnale: 26 anni e poco più”. Il numero uno dello sport italiano aggiunge: “Abbiamo vinto in otto discipline differenti, mai accaduto prima. Gli ori non sono tanti? E’ un tema su cui riflettere, ma dal punto di vista quantitativo la spedizione è stata un successo”. E la Cina, data la pandemia, “è l’unico Paese che avrebbbe potuto ospitare questa edizione dei Giochi”, sottolinea.

Quanto hanno guadagnato gli atleti alle Olimpiadi

Il Coni ci tiene a fare sapere che tra premi per le medaglie e compensi dal Club Olimpico, sono ben 12,5 i milioni 8 di euro che andranno direttamente nelle tasche degli atleti: “Quindi quasi il 30 per cento del contributo statale, ammontante a 45 milioni”. sottolinea il segretario generale Carlo Mornati. Per le Olimpiadi invernali italiane, al via tra quattro anni, il conto alla rovescia è appena iniziato: “Il timing è rispettato, soprattutto per quanto ciò che è sotto la mia responsabilità. Per quanto concerne le infrastrutture, invece, c’è qualche ritardo ma spero che da marzo si facciano dei progressi”, conclude Malagò.

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Il Messaggero