Tavecchio: «C'è un piano per giocare domenica». Anche Pizzarotti è più possibilista. Manenti: «Io un bluff? Forse...»

Tavecchio: «C'è un piano per giocare domenica». Anche Pizzarotti è più possibilista. Manenti: «Io un bluff? Forse...»
«Abbiamo predisposto un piano per far sì che domenica si possa giocare definitivamente». Così il presidente della Figc, Carlo Tavecchio, al termine dell'incontro con il...

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«Abbiamo predisposto un piano per far sì che domenica si possa giocare definitivamente». Così il presidente della Figc, Carlo Tavecchio, al termine dell'incontro con il sindaco di Parma Federico Pizzarotti e i rappresentanti di Lega Serie A per discutere del club ducale. «Oggi ci siamo riuniti con il sindaco e i rappresentanti della Lega di Serie A e abbiamo predisposto un piano che di concerto con gli enti interessati, dopo aver informato anche i calciatori, che sarà sottoposto all'assemblea di venerdì - spiega Tavecchio con accanto il sindaco di Parma Pizzarotti -. Poi nel pomeriggio mi recherò a Parma per illustrarlo ai calciatori sperando che venga accolto per far sì che domenica si possa giocare definitivamente».




«Possibilità che si giochi contro l'Atalanta? Torniamo al 50%, direi che dei passi si sono fatti ma è ovvio che non dipende solo da me. Vediamo cosa decide la Lega venerdì mattina». Così il sindaco di Parma, Federico Pizzarotti, al termine dell'incontro con il n.1 Figc Tavecchio. «Speriamo di rivederci venerdì pomeriggio e di aver sbloccato almeno un primo passaggio», conclude il sindaco Pizzarotti al termine dell'incontro in Figc con Carlo Tavecchio.



MANENTI A SKY

«Sono un bluff? Probabilmente sì, probabilmente no. Poi lo vedremo. I soldi ci sono. La prossima settimana ci presenteremo in Procura con alcuni pagamenti fatti». Giampietro Manenti, presidente del Parma, si esprime così ai microfoni di Sky Sport. Il numero 1 del club emiliano continua a ripetere che la soluzione della profonda crisi della società è a portata di mano.



«Stiamo cercando di preparare i documenti da presentare in procura, in modo che ci sia un piano credibile e duraturo negli anni. Abbiamo esaminato la parte contabile, fiscale e legale. Cercheremo nei prossimi giorni di iniziare a fare dei pagamenti. Ho sempre parlato di tempi tecnici, che ci permettevano di vedere il debito effettivo e i pagamenti da effettuare. Ci presenteremo sicuramente la prossima settimana in procura con pagamenti fatti», dice Manenti, facendo riferimento al 30 giugno come data entro la quale saldare tutte le pendenze con tesserati e dipendenti.



«I soldi ci sono, altrimenti non ci saremmo imbarcati in questa avventura. Sono arrivati già da tempo, ma non sono arrivati sui conti del Parma calcio», afferma ancora, ripetendo che «veicoleremo molti sponsor e molte persone intenzionate a investire in Italia».



L'imprenditore è stato giudicato “non credibile” dal sindaco di Parma, Federico Pizzarotti. «Chi me l'ha fatto fare? In me c'è un'innata passione per lo sport e per il calcio in particolare. Credo nel progetto che stiamo portando avanti. Da 24 anni lavoro in Est Europa, si contano sulle dita di una mano le persone che parlano male di me. I soldi arrivano da investori italiani, europei ed extraeuropei. Non tutti possono essere proprietari del Parma: il proprietario è uno, se si vuole trattare si tratta con lui». «Il rapporto con i giocatori penso sia buono, con il tecnico e il capitano Lucarelli ci siamo sentiti più volte. Purtroppo c'è estrema confusione», afferma ancora. «Il rischio di fallimento? Dipende dalla volontà delle persone». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero