Verona-Milan, le pagelle: Silvestri unico a salvarsi, Kessie gioca da leader

Verona-Milan, le pagelle: Silvestri unico a salvarsi, Kessie gioca da leader
PAGELLE VERONA SILVESTRI 6 Prima del fischio d’inizio di Orsato era il custode della terza miglior difesa di A. Di solito...

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PAGELLE VERONA

SILVESTRI 6

Prima del fischio d’inizio di Orsato era il custode della terza miglior difesa di A. Di solito si esalta nell’impossibile. Il che aumenta il lignaggio dei gol di Krunic e Dalot.

MAGNANI 5,5

Sorpreso dalla percussione di Krunic, lo stende, si prende il giallo e osserva il bosniaco trafiggere Silvestri. Un pomeriggio di sofferenze sparse. Anche se su Castillejo fa il suo onesto lavoro.

GUNTER 5,5

Sul raddoppio, Dalot taglia a fette la difesa.

CECCHERINI 5,5

Vedi Gunter. Sfiora l’1-2 di testa.

FARAONI 5,5

Di solito è uno stantuffo, stavolta al Milan non fa nemmeno il solletico. Pericoloso solo nel finale, di testa, da corner.

TAMEZE 6

È dura uscire dalla morsa di Kessié e Meite.

VELOSO 5,5

Cerca invano di alzare i ritmi dei suoi.

LAZOVIC 5,5

La catena di destra del Milan funziona benissimo e lui finisce nel tritacarne.

BARAK 5,5

Non s’accende, quindi non s’accende nemmeno il Verona.

ZACCAGNI 5

Ha fatto dannare mezza serie A ma Calabria lo ingabbia.

LASAGNA 5

Cerca inutilmente di puntare Tomori prima e Romagnoli poi.

ALL.: JURIC 5,5

Un Verona spremuto e timido: il Milan ne soffoca la verve, che peraltro non è quella solita.

 

PAGELLE MILAN

DONNARUMMA 6

Ordinaria amministrazione.

CALABRIA 7,5

Perfetto in copertura su Zaccagni. Annulla il chiavistello di Juric e in generale non concede nulla dalle sue parti. Al quarto d’ora mette quel cioccolatino sulla testa di Leao. Trascinatore.

TOMORI 6,5

Il Chelsea-boy, riscatto fissato a 28 milioni, è sotto i riflettori. Da staffetta a coppia, gioca la quinta gara su 6 di fianco a Romagnoli. Un brivido su pressing di Lagagna: appoggia debole per Donnarumma, l’altro s’infila e cerca la porta con una palombella. Poi prende le misure all’attaccante di Juric e non corre più rischi.

ROMAGNOLI 6,5

Autorevole.

DALOT 6,5

Gol bellissimo, di collo, alzandola nell’angolino. Il secondo col Milan dopo quello in Europa League. L’emergenza lo spinge dentro l’undici e lui, portoghese della generazione d’oro del ’99, campione europeo Under 17 nel 2016, dice prima del fischio d’inizio: «Oggi è un’opportunità da cogliere». La coglie così, giocando una gara-diesel, in cui parte in sordina, soffrendo alcune incursioni del Verona, per poi sciogliersi col passare del tempo.

KESSIE 7,5

Gara da vero leader. In impostazione la squadra va soprattutto da lui, che spesso riesce a evitare la pressione di Barak. Cattura una valanga di seconde palle. Decisivo per anestetizzare i ritmi del Verona.

MEITE 6,5

L’ultima da titolare risaliva a un mese fa. Kessié lo prende per mano, lui s’allinea. Alla lunga gioca una gara costante.

SAELEMAEKERS 6,5

Il marchio di fabbrica sarebbe l’intensità, al Bentegodi ne mette a sprazzi, però è presente e utile, con e senza palla. Tornava titolare dopo il riposo con l’Udinese. Sul taccuino l’assist per Dalot e un bel mancino a inizio ripresa.

KRUNIC 7

Fa tutto lui: la percussione che costringe Magnani al «giallo» e la seguente punizione che bacia il «sette». Stappa così la partita. E ne esce coi galloni di una continuità più che apprezzabile. Nel finale toglie dalla porta un’incornata di Faraoni. Era uno degli altri outsider di giornata, appena 55’ minuti nelle ultime dieci partite, l’incarico di fare il portavoce di Calhanoglu: bella risposta.

CASTILLEJO 6,5

Non è «palese» come Krunic, ma col suo movimento contribuisce a dare pochi riferimenti alla difesa del Verona.

LEAO 6

Non segna da 60 giorni. La biglia giusta gli spiove sulla testa a inizio-match: solo davanti a Silvestri, la colpisce male. Quando Krunic lo invita in verticale, il suo destro è potente ma alto. Fatica a tenere palla, anche se fa un po’ meglio rispetto al match con l’Udinese. Piazza il «velo» che libera Dalot per il 2 a 0. Nell’uno contro uno raramente esplode.

ALL.: PIOLI 7

Era in emergenza totale ma il suo Milan non si è scomposto: partita diligente e intelligente.

 

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Il Messaggero