Nello splendido panorama del Principato cambia ancora lo scenario della Formula 1. La Ferrari ha completato il sorpasso: dopo aver raggiunto le Frecce la ha anche staccate e ora...
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RULLO COMPRESSORE
Come ha ricordato Lewis Hamilton via radio subito dopo il traguardo, mentre un Sebastian euforico si complimentava con tecnici e meccanici, a Montecarlo è andata in onda un'altra battaglia, ma la guerra non è affatto finita. A Stoccarda, inoltre, devono fare i conti con gli alti a bassi del britannico in questa fase troppo evanescente per essere una prima guida letale in grado di contrastare Vettel.
Sebastian ha centrato il suo 45° trionfo e messo in bacheca il terzo primo posto del 2017. Nelle gare in cui è andato peggio ha ottenuto due secondi posti. Ora guida la classifica con una vittoria di margine (25 punti, 129 a 104), ha consentito al Cavallino di salire per la 227ma volta sul gradino più alto del podio e di riprendersi la vetta del Costruttori con 17 lunghezze sulla Mercedes (196 a 179). Le Rosse hanno staccato la Stella di Bottas con le ultrasoft e il pieno di benzina, Seb è andato lungo (39 giri) con le Pirelli più morbide senza perdere performance, poi ha imposto un gran ritmo anche con le supersoft e i serbatoi meno pieni, allungando di nuovo nel finale dopo il rientro della safety car. Raikkonen ha segnato la tornata più veloce (al 39° giro) con la mescola supersoft, Vettel lo avrebbe fatto con le ultrasoft (al 38°) e sarebbe stato anche il più veloce in gara se Perez non fosse rientrato ai box a cinque giri dal termine proprio per prendersi quella ciliegina.
DISTACCHI RILEVANTI
Hamilton nella sua tornata migliore ha rimediato sei decimi, Bottas oltre un secondo, un'eternità, ed entrambi hanno avuto fasi di pista libera anche se non sono mai state in testa come le Ferrari. La casa tedesca è sicuramente uno squadrone con risorse ingenti e quindi in grado di recuperare (il capo dei tecnici è l'ex ferrarista Allison), ma finora la pressione messa dal Cavallino ha reso poco lucide anche le strategie e a Monaco è sfuggito addirittura il podio finito alla Red Bull che ieri ha dato forti segnali di risveglio aiutata dalla configurazione del tracciato.
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Il Messaggero