RIO DE JANEIRO - Un posto nella storia delle Olimpiadi per Kaori Icho. La lottatrice giapponese, vincendo la finale della categoria 58 kg della libera femminile, è...
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UNA LEGGENDA VIVENTE
Icho entra nel pantheon degli eletti olimpici. Solo in cinque, infatti, sono riusciti a ripetersi per quattro volte consecutive. Il danese Paul Elvstrom nella classe Finn della vela fra 1948 e il 1960; lo statunitense Al Oerter nel lancio del disco fra il 1956 e il 1968; Carl Lewis nel salto in lungo fra il 1984 e il 1996; il britannico Ben Ainslie, nelle classi Laser (2000) e Finn (fra 2004 e 2012) della vela e ovviamente Michael Phelps, quattro volte campione nei 200 misti. Icho, rispettatissima nel suo Paese ma meno nota nel Mondo occidentale, è stata imbattuta fra il 2013 e il 2016. La sua striscia positiva di 189 incontri vincenti è stata interrotta nel gennaio di quest'anno al Grand Prix di Kranoyarsk dalla mongola Orkhon Purevdorzh.
CINQUE MONDIALI
I record, però, non si limitano alle competizioni a cinque cerchi: in carriera ha vinto dieci mondiali, conquistando il primo nel 2002 quando era ancora diciottenne. Non tutto, però, è sempre andato per il verso giusto nella sua carriera. Nel 2009, con già due ori olimpici vinti, Kaori vuole smettere a causa dell'assenza di avversarie temibili nella stessa categoria. Nell'anno sabbatico si trasferisce in Canada alla ricerca di nuove sfide, tornando a competere solo nel 2010. La mossa funziona: Kaori valorizza il lavoro di squadra, si allena contro gli uomini e vince i Mondiali del 2010, 2011, 2013, 2014 e 2015. Il quarto oro l'ha voluto dedicare alla madre, scomparsa nel 2015: «Sento molto la sua mancanza. Sono sicura che mi osserva dal paradiso e io la sento. È stata lei a darmi gli ultimi due punti della lotta finale», ha detto a fine gara tenendo in mano un quadro con l'immagine della madre.
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Il Messaggero