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RIO DE JANEIRO Lo Stadio Olimpico ha applaudito una prestazione mostruosa. Il sudafricano Wayde van Nierkerk aveva compiuto un’impresa fantastica sfiorando l’inverosimile, ossia correre i 400 metri in meno di 43 secondi. Ha sfiorato questo strepitoso muro con 43”03, record del mondo, 15 centesimi meno del 43”18 di Michael Johnson al mondiale di Siviglia ’99. Il ragazzo che è allenato dalla nonna a Gemona, l’unico al mondo a vantare crono sotto i 10”00 nei 100, i 20”00 nei 200 e sotto i 44” nel giro di pista, ha strapazzato i rivali. Ha corso in ottava corsia, l’ultima, e non aveva nessun punto di riferimento. Che avevano, invece, LaShawn Merritt, il favorito, e anche Kirani James. Merritt ha cercato disperatamente sul rettilineo finale l’aggancio; non ci è riuscito ed è stato scavalcato da James.
Van Nierkerk sulla retta finale si è presentato con due metri di vantaggio: al traguardo il divario è cresciuto, quasi dieci, con il giovanotto di Grenada, James, secondo con 43”76 e lo statunitense Merritt terzo con 43”85.
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Il Messaggero