Rischia di arenarsi la candidatura di Calgary alle Olimpiadi invernali del 2026, così come quella di Stoccolma: il sindaco della città canadese ha scritto una...
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Le candidature di Calgary, Stoccolma e Milano-Cortina erano stata ufficializzate dal Cio lo scorso 9 ottobre a Buenos Aires. Alcuni giorni dopo, il neonato governo cittadino della capitale svedese aveva messo in forte dubbio la volontà di investire sulla corsa alle Olimpiadi. Ora, anche Calgary discute della possibilità di uno stop, con una lettera inviata ad Ottawa in cui chiede di aumentare lo stanziamento deciso dal governo centrale. Venerdì, l'esecutivo guidato da Trudeau aveva stabilito in 1,75 miliardi di dollari l'investimento dello Stato sui Giochi (tra l'altro cifra al 2026, cioè secondo il Calgary Herald al netto dell'inflazione 1,5 miliardi attuali«). Ora, scrive Nenshi, senza l'accordo su un aumento del contributo statale alla condivisione delle spese, »saremmo costretti a terminare qui la candidatura: un'esito che nessuno di noi auspica«. Nella sua lettera, il sindaco di Calgary aggiunge di volere »una garanzia sui costi aggiuntivi della sicurezza« e porta ad almeno 1,9 miliardi la richiesta dalla città. L'iniziale stanziamento varato dal governo Trudeau era stato considerato dagli osservatori superiore alle previsioni. Il ministro della finanze provinciale, Joe Ceci, aveva chiarito ieri che la condivisione dello stato dell'Alberta non avrebbe superato i 700 milioni di dollari, accusando il governo centrale di 'malafedè nella trattativa per la condivisione della spesa. Da parte sua, il Cio durante la visita a Calgary aveva chiarito: da Losanna arriveranno 1.21 milioni di dollari, e nulla di più.
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Il Messaggero