Rugby, il ct O'Shea: «Sono distrutto». Il capitano Parisse: «Non capisco cosa sia successo. E quell'arbitraggio...».

Rugby, il ct O'Shea: «Sono distrutto». Il capitano Parisse: «Non capisco cosa sia successo. E quell'arbitraggio...».
Sergio Parisse lascia il campo in lacrime e in pochi secondi snocciola tutte le cause di una delle più brucianti sconfitte di sempre con la Scozia, il suo centesimo ko in...

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Sergio Parisse lascia il campo in lacrime e in pochi secondi snocciola tutte le cause di una delle più brucianti sconfitte di sempre con la Scozia, il suo centesimo ko in azzurro, il diciassettesimo consecutivo dell'Italia al Sei Nazioni.

"Sono molto dispiaciuto perché questo gruppo sta lavorando davvero tanto. Dobbiamo uscire a testa alta perché abbiamo rischiato di vincere contro la quinta squadra al mondo. Con un po' di precisione in più a inizio ripresa avremmo potuto segnare un'altra meta e forse chiudere la partita".

A proposito di imprecisione, due errori gravi sono stati dello stesso Parisse. Tra questi, appunto, quella meta al 42' non assegnata per via di un in avanti su pallaccia del numero 8 azzurro. Per il capitano, il passaggio è stato sporcato da un tocco di Russell. "Meritavamo di vincere, lo dico con tranquillità. Abbiamo sofferto troppo nei drive e anche alcune decisioni. Per esempio, con tutte le telecamere che ci sono a bordo campo come ha fatto l'arbitro a non vedere quel tocco di Russell?".

Recriminazioni a parte, il ct Conor O'Shea si dice distrutto. "Non voglio parlare dell'arbitraggio. So soltanto che sono distrutto per i ragazzi e per i nostri tifosi. Oggi si è vista la qualità dei giovani, si rafforza la consapevolezza che dobbiamo costruire per il futuro. I giovani hanno dato tantissimo contro una squadra che ha vinto contro l'Inghilterra e, fuori dal Sei Nazioni, contro l'Australia, andando vicina a vincere con la Nuova Zelanda. Sono distrutto, già, ma assai fiducioso per il nostro futuro".
Insomma, O'Shea (e non solo lui) ha visto "tante cose positive. Sono molto orgoglioso, ma è pur vero che non siamo qui per perdere. Dobbiamo allora imparare partita dopo partita".


Non una parola, però, sulla gestione dei minuti finali. Sulla necessità di tenere gli scozzesi a distanza. "Loro sono stati superiori sui drive - puntualizza Parisse - Per il resto non c'è nulla da dire, credo che la reazione avuta dalla squadra sia stata eccezionale soprattutto perché aveva giocato domenica scorsa e ha avuto poco tempo per recuperare. Ancora non mi capacito di come abbiamo potuto perdere questa partita. Ci resta una sconfitta da cui possiamo ripartire. Loro sono forti, ma oggi abbiamo dimostrato di non essere da meno". Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero