GLASGOW Quarto giorno, quarta gara, quarta medaglia per l’Italia del nuoto sincronizzato agli Europei di Glasgow. E’ un altro argento, e sono due con due bronzi. Viene...
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A CAVALLO DEL DELFINO
S’intitola “Dolphin” la musica appositamente scritta per l’Italia del sincro da Luca Contini e Girolamo Deraco. E Betarice Callegari, Domiziana Cavanna, Linda Cerruti (c’è sempre lei!), Francesca Deidda, Costanza Di Camillo, Costanza Ferro, Gemma Galli, Alessia Pezone, Enrica Piccoli e Federica Sala conquistano dalla vasca come fanno i delfini veri. Le guardano le due riserve, Marta Murru e Francesca Zunino, pronte a prendere l’onda giusta quanto prima.
Mancano due giorni di gara e cinque finali: si punta sempre in alto, e magari martedì potrebbe anche arrivare l’oro con la coppia mista Minisini-Flamini e la loro nuova musica, piano e tamburo, angeli e demoni, e il nuovo esercizio (anche perché la partner ai mondiali di Minisini era Mariangela Perrupato, che ora allena e sta per diventare mamma).
UN ANGELO DI NOME LINDA
La mattina ha visto in acqua le soliste per i preliminari del libero routine. Linda Cerruti, la sincronette azzurra che non ne lascia una, si è classificata al terzo posto momentaneo (la finale martedì 7) dietro la russa Kolesnichenko e l’ucraina Yakhno. Costume bianco, tocchi di trucco di profondo rosso, Linda, che balla e nuota come sa, si è esibita in un brano che riprendeva “Angel” dei Massive Attack. E l’attacco sembra riuscito. Tra i punteggi assegnati ci sono stati anche due giudizi di 9.3. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero