Nuoto, Barelli spiega l'exploit azzurro: «Effetto Pellegrini e i campionati giovanili i segreti del successo

Nuoto, Barelli spiega l'exploit azzurro: «Effetto Pellegrini e i campionati giovanili i segreti del successo
 «Voglio ringraziare tutti i ragazzi e i tecnici per questo risultato straordinario. A Glasgow abbiamo fatto il record di medaglie in un Europeo: venti! Senza...

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 «Voglio ringraziare tutti i ragazzi e i tecnici per questo risultato straordinario. A Glasgow abbiamo fatto il record di medaglie in un Europeo: venti! Senza dimenticare i 12 primati italiani, i 47 personali e le 51 finali individuali»

Presidente, c'è una medaglia che l'ha colpita più delle altre?
«Mi porto dietro tanti episodi bellissimi. Ma se proprio devo dirne una in particolare scelgo le doppietta nella rana femminile. Nei 50 Pilato-Carraro e nei 100 Carraro-Castiglioni. Medaglie di prestigio proprio perché arrivano dalla rana».
Straordinarie le nostre ragazze, come mai vincono più dei maschi?
«Io non credo ci sia una grossa differenza. Penso più che l'onda lunga della Pellegrini si porta dietro tutte le altre ragazze»
Di sicuro il nuoto italiano ha un grande ricambio generazionale
«Questo grazie al lavoro enorme fatto dalle società e dal progetto che come federazione stiamo portando avanti da tempo. Abbiamo un panorama di tecnici di altissimo livello, purtroppo siamo carenti negli impianti. Noi abituiamo i giovani alla competizione. I campionati giovanili sono delle piccole Olimpiadi».
Premesse ottime per gli Europei 2022 che si svolgeranno a Roma
«Assolutamente. E' una sfida che ci affascina e che vogliamo vincere. Vogliamo valorizzare al massimo il nostro patrimonio».
E' soddisfatto della prima ripartizione dei fondi fatta da Sport & Salute?
«Di fondi non ce ne sono mai abbastanza. I soldi noi li spendiamo tutti per il sostegno delle squadre nazionali e per le attività delle società che hanno grandi spese. Siamo felici del 10% in più che ci è stato dato ma credo che in futuro ci sia bisogno di un maggiore sostegno».
A proposito di Sport e Salute che ne pensa dell'iniziativa del Governo che vorrebbe sdoppiare la figura dell'ad e del presidente?

«Ne so poco. Se vera è una iniziativa che non capisco. Una riforma che ha ancora bisogno di decreti delegati per funzionare non credo abbia bisogno ora anche di un maquillage delle cariche. Io condivido la riforma perché ci allinea a quanto succede in tutti i paesi del mondo».
E.B. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero