Dopo i costumoni che lanciavano i nuotatori verso nuovi record e i body dei cronoman, adesso a finire nell’occhio del ciclone del doping tecnologico, ci sono le famose Nike...
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LA IAAF INDAGA
La Iaaf, la federazione internazionale di atletica, sulla vicenda ha aperto un’indagine per capire se bandire queste scarpe. Un comunicato dovrebbe essere diramato nei prossimi giorni, in cui le scarpe utilizzate da Kipchoge e dalla Kosgei, potrebbero essere vietate. Le Nike utilizzate dai due atleti - personalizzate, e quindi non uguali a quelle che si trovano in commercio - sono solo l’ultimo esempio di mezzi hi-tech capaci di migliorare le performance degli atleti in gara. Ci sono stati i costumoni nel nuoto, che offrivano capacità di galleggiamento troppo elevate. Poi si è passati al ciclismo con i body della Sky, capaci di alterare le prove a cronometro, fino ai calzini usati dai cronoman. Si è indagato persino sulle aste dei saltatori. Per dei precedenti che accendono più che mai il dibattito sul confine della tecnologia applicata allo sport. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero