Neymar, pronto a lasciare il Psg: il Madrid e lo United in agguato

Neymar, pronto a lasciare il Psg: il Madrid e lo United in agguato
In effetti, pensandoci bene, ormai sembra esserci poco da fare. D’altronde il tempo passa, il ridicolo è scivolato da un po’ nel grottesco: eppure il mondo del...

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In effetti, pensandoci bene, ormai sembra esserci poco da fare. D’altronde il tempo passa, il ridicolo è scivolato da un po’ nel grottesco: eppure il mondo del pallone ancora non riesce a comprendere che pagare cifre folli per comprare un giocatore sia un gesto esteticamente offensivo. Non lo capiscono. Così ora l’Europa del calcio è costretta a registrare l’ennesima assurdità pronta al decollo.


A occupare la scena è il solito Neymar, il funambolo brasiliano che si è trasferito nella scorsa estate dal Barcellona al Psg per la pazzia di 222 milioni di euro. Un’operazione da record, si ricorderà. Bene. Anzi, benissimo. Dunque Neymar, adesso, secondo le ottimamente informate fonti della stampa spagnola e britannica, sarebbe pronto a traslocare al Real Madrid o al Manchester Utd per la totale irragionevolezza di 230 milioni. A voler essere precisi va annotato che i Red Devils sarebbero disposti a pagare 227 milioni al club francese e 34 a stagione al giocatore. Viceversa al Madrid pare sia venuto più comodo formulare un’offerta onnicomprensiva di 600 (seicento, sì sì) milioni. Capace di includere lo stipendio e il cartellino del calciatore, naturalmente sarebbe la maggiore della storia di questo sport.

A quali logiche rispondano operazioni del genere è evidente. Rispondono soltanto a dinamiche industriali: delle quali, tra l’altro, le partite e i gol, sono aspetti appena marginali. Perché Neymar, come Cristiano Ronaldo o Leo Messi, è un’industria, un marchio o una fetta di Pil che gioca a pallone. Ed è proprio per immaginare di sostituire Cristiano in un giorno non troppo lontano che il Madrid ha cominciato a inventare un futuro.

Ansiose fiamme inquietate dal vento della provvisorietà della grandezza planetaria di Ronaldo e di Messi, il Real e lo United hanno individuato in Neymar l’unico discendente. Ronaldo, del resto, ha 33 anni, mentre Neymar 26. Dopo aver goduto delle bellezze di Leo e Iniesta, il brasiliano potrebbe quindi accostarsi alla mostruosa bravura di Ronaldo, e di certo gli rimarrebbe poco da chiedere in carriera...

A Parigi, raccontano, non riesce a trovare le coordinate di una vita serena (è uno scherzo?): non ama il ds Henrique, tanto per fare un esempio. Come ogni club sa, il cuore di ogni trattativa è da sempre il papà di Neymar: che, con una certa modestia, ha dato al figlio il proprio nome. Addirittura i dirigenti del Madrid hanno incontrato Neymar senior in più di un’occasione, raggiungendo anche un accordo di massima. Parallelamente lo United avrebbe aperto una trattativa provando a sfruttare una presunta simpatia di papà Neymar per lo United.


Di certo il Psg alza muri di cemento armato e invita Neymar a pubblicare tweet a base di smentite, tanto che il presidente Al Khelaifi ha dettato: «Resterà al 2.000% al Psg». Sì: i soldi, però, sono un oceano. Su questo errore il calcio sta costruendo il proprio domani.
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Il Messaggero