Nba Finals, Golden State espugna Cleveland e si porta sul 3-1 nella serie: il titolo è sempre più vicino

Stephen Curry, a sinistra, e LeBron James
Golden State vince a Cleveland e vede il secondo titolo di fila. In gara 4 delle Nba Finals i Warriors espugnano la Quicken Loans Arena con il punteggio di 108-97 e si portano sul...

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Golden State vince a Cleveland e vede il secondo titolo di fila. In gara 4 delle Nba Finals i Warriors espugnano la Quicken Loans Arena con il punteggio di 108-97 e si portano sul 3-1 nella serie, regalandosi così la possibilità di bissare l'anello conquistato l'anno scorso, sempre in finale contro Cleveland, davanti al proprio pubblico già martedì prossimo.


Stephen Curry torna a indossare i panni del trascinatore e guida i Warriors al successo con una prestazione da 38 punti, di cui 13 nell'ultimo quarto, 6 assist e 5 rimbalzi. Non fa mancare il suo contributo nemmeno Klay Thompson, che mette a referto 25 punti. Golden State chiude la serata con un ottimo 17/36 da tre, nuovo record nelle Nba Finals, cancella così il pesante k.o. subito in gara 3 e mette una seria ipoteca sul trionfo consecutivo in Nba. Ai Cavs non bastano i 34 punti di Kyrie Irving e la doppia doppia di LeBron James (25 punti e 13 rimbalzi) per evitare la sconfitta.

Nel post-gara il 'presceltò ha polemizzato con Draymond Green, con il quale si era scambiato colpi proibiti nell'ultimo quarto, accusandolo di averlo apostrofato con una frase sopra le righe. A scaldare gli animi nel finale di match ci ha pensato anche un invasore di campo, che ha fatto irruzione sul parquet a torso nudo mostrando sul petto una scritta contro Donald Trump, candidato alla presidenza degli Stati Uniti, e sulla schiena un'altra inneggiante a 'King' James ('LeBron 4 president'). Il giovane è stato prima 'placcatò da un membro della sicurezza, poi raggiunto e portato fuori dal terreno di gioco da una ventina di agenti.
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Il Messaggero