Nazionale, Vialli debutta come capo delegazione: «Orgoglioso di essere nel ruolo che è stato di Gigi Riva»

Nazionale, Vialli debutta come capo delegazione: «Orgoglioso di essere nel ruolo che è stato di Gigi Riva»
Gianluca Vialli a Coverciano come capo delegazione azzurra. “Sono felice di ricoprire questo ruolo che è stato di Gigi Riva, è un momento della mia vita nel...

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Gianluca Vialli a Coverciano come capo delegazione azzurra. “Sono felice di ricoprire questo ruolo che è stato di Gigi Riva, è un momento della mia vita nel quale voglio supportare e ispirare le persone”. 


Come vive questa cosa?
“Ho cominciato. Ricopro questa carica e sono molto felice che il presidente Gravina me lo abbia chiesto: sono orgoglioso di essere qui e di avere questo ruolo che è stato di Gigi Riva. Un incarico prestigioso che mi da l’opportunità di fare una cosa che mi piace ora nella vita: supportare e ispirare le persone, stare a contatto dei giovani calciatori, mettendo a disposizione la mia esperienza di giocatore, allenatore e anche dirigente. Sono al servizio della Federazione, della Nazionale, di Lele Oriali e Roberto Mancini, dello staff e dei calciatori che hanno bisogno più degli altri di attenzione. La maglia della Nazionale l’ho indossata circa 80 volte tra Under 21 e prima squadra, quindi penso di sapere che significhi portare questa maglia”. 

Si riferisce alla pressione?
“Certo, è frutto delle aspettative che sono sempre grandissime. Gli occhi della gente sono puntati sulla Nazionale e su questi ragazzi, poi però ci sono le conseguenze. Lo abbiamo visto quando non siamo andati al Mondiale in Russia. Ma indossare la maglia azzurra è un grande onore e ci permette di regalare alla gente ricordi ed emozioni, possiamo essere così in grado di lasciare un segno come uomini e professionisti. Spero di riuscire a trasmettere tutto questo ed in particolare lavorare con Roberto è una grande emozione. Ho ascoltato oggi le sue parole in conferenza stampa quando ha detto che stiamo diventando vecchi… Invece questa è una cosa che ci fa restare giovani perché poi sono le stesse sensazioni che provavamo assieme quando ci preparavamo per scendere in campo e speriamo che vada tutto bene, speriamo di vincere”. 

Ha voglia di riscatto dopo quella maledetta Italia-Argentina di Napoli…

“Ho preso due medaglie di bronzo agli Europei ’88 e Mondiali ’90. Speriamo di migliorare…”.  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero