Ventura ha scelto, anche pubblicamente, il suo tandem offensivo. Anzi, è andato olte, guardano olte la partita di sabato a Vaduz contro il Liechtenstein:...
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RICAMBIO GENERAZIONALE
Belotti sa che può essere la stagione della consacrazione: «Adesso sta a me dimostrare sul campo sia con il Torino che con l'Italia il mio valore». E spiega la svolta decisa dal ct: «Noi giovani ci sentiamo già coinvolti. E tanti sono i giocatori promettenti del campionato che mi sembrano pronti per questa rivoluzione. Tutti i ragazzi d'Italia devono continuare a sognare, perché prima o poi la chiamata arriva. L'augurio è di crederci. Come ho fatto io, pure nei momenti più delicati». Il gruppo azzurro funziona: ««Buffon, Bonucci, De Rossi aiutano gli esordienti, Chi è stato chiamato per la prima volta proprio in questo raduno. Fecero la stessa cosa con me quando arrivai. Li fanno sentire nel gruppo. A conferma che non sono solo grandi calciatori, ma anche grandi uomini».
SOLO L'ITALIA
Non pensa a fare, per ora, un'esperienza alll'estero: «Resto concentrato solo sulla serie A e non su altri tornei. Vedo quanto è successo a Zaza, con cui ho parlato questi giorni. In Premier ha trovato qualche difficoltà. Ma è forte come giocatore e anche caratterialmente. Sono sicuro ne verrà fuori».
OBIETTIVO DI SQUADRA
Belotti, in Europa, vuole andarci con la maglia granata: «La Juve resta la favorita del campionato. Ma il Torino sta andando alla grande. Noi stiamo cercando di dare il massimo per raggiungere l'obiettivo principale che è l'Europa League. Vogliamo regalare questa gioia ai nostri tifosi e anche a noi stessi. Magari, se continuiamo così, possiamo pure arrivare davanti a formazioni più quotate della nostra». Il segreto della sua squadra è nel comportamento richiesto in campo dal nuovo tecnico: «La mia crescita è iniziata già l'anno scorso. Ma quando è arrivato Mihajlovic ci ha spiegato il suo calcio aggressivo: ora noi siamo consapevoli che questo aspetto può essere la nostra forza».
OBIETTIVO PERSONALE
Andrea, 8 gol in 10 partite, vuole essere il nuovo re del gol, sfilando il titolo a Higuain. Derby nel derby con il centravanti bianconero che, in questo torneo, ha fatto 7 reti e quindi insegue il rivale granata: «Posso vincere la classifica dei cannonieri. Sono i miei compagni a farmi sperare. Nel Torino ho gente brava e forte che mi offre tante chance per segnare». Andrea non si ispira a nessun azzurro del passato. Ma è bene attento a quale è stato il loro percorso, spesso vincente: «E' un'emozione guardare, alle pareti di Coverciano,, le foto di attaccanti che hanno fatto la storia della Nazionale. A cominciare da Totti che gioca ancora. Penso al 2006, al mondiale vinto. Qualcuno ancora qui. I racconti di chi ha alzato la coppa mi fa venire la voglia di centrare nuovamente questo obiettivo». Non si intromette sulla mancata convocazione di Balotelli: «Lui e Pellè avranno sicuramente il loro spazio in azzurro, sono forti e lo stanno dimostrando». Sulle elezioni Usa: «Non ho un preferito. E il voto è segreto... Nello spogliatoio, comunque, parliamo, ma solo per restare in formati». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero