La prima non è stata buona. Dopo 291 giorni la Nazionale di Mancini si è lasciata nello specchietto retrovisore i 9 gol scaricati nella porta dell’Armenia 10...
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Ecco perché l’Italia post Covid si affiderà a Ciro Immobile, mister Scarpa d’oro, rimasto in panchina un po’ a sorpresa a Firenze. Va bene l’alternanza, ma non dare spazio dal primo minuto all’uomo dei 39 centri complessivi nell’ultima stagione, è parso un po’ strano. Belotti non è andato bene, in linea con gran parte dei suoi compagni, ed Immobile si è dovuto accontentare da subentrante di una piccola porzione di gara. Ora la Scarpa d’oro scalpita, e ha ragione. In settimana a Coverciano Ciro ha ricordato quanto sia grande l’amicizia con il Gallo, ma anche quanto il laziale si senta titolare nella testa. Una sanissima competizione, con idee molto chiare.
TESTA A TESTA
Mancini ancora non ha scelto il centravanti degli Europei, è pronto - anche questo è stato detto in conferenza stampa - a ruotare Belotti e Immobile fino al termine dell’annata. E non solo loro. Legittimo, per carità, ma adesso i quasi 40 gol fabbricati dal bomber biancoceleste devono avere un loro peso specifico quando si sceglie. L’Olanda è squadra forte, nella testa e nei piedi, ha una cifra di gioco che la rende sicura e anche però leggibile. Gli spazi non mancheranno e Immobile, centravanti atipico, potrebbe trovare il ring ideale per sferrare il colpo vincente. Lo ha spiegato anche il Mancio: «Contro l’Olanda sarà una partita diversa, loro lasciamo spazi... anche se questo non significa che sarà più’ facile».
ALLA PARI
La sensazione, da quando Mancini è l’allenatore azzurro, è che il Ct pur stimando molto Belotti e Immobile, non riconosca a loro un timbro definitivo. Forse il centravanti ideale per Mancini sarebbe stato Balotelli, ma poi alla fine anche il Ct si è dovuto arrendere di fronte ad un calciatore che non è voluto diventare mai grande, pur disponendo di mezzI fisici e tecnici notevoli.
Immobile, dal canto suo, dopo la stagione da record con la Lazio avrà una grande chance anche in azzurro e non dovrà farla evaporare. Per lui sarà una sorta di prova generale per una stagione che dovrà vederlo protagonista anche in Champions con la sua voglia. Ciro cerca una consacrazione internazionale definitiva dopo i passi falsi del passato in Germania e Spagna. Era un altro Immobile, più giovane e meno scafato, ma ora la Scarpa d’Oro deve rappresentare per lui il trampolino di lancio definitivo. Nazionale e Lazio hanno bisogno dei suoi gol e a lui serve correre in Europa con la faccia al vento.
Intanto ieri Gaetano Castrovilli ha abbandonato il ritiro per problemi fisici, mentre Luca Pellegrini ha raggiunto l’Under 21 a Tirrenia. Mancini ha annunciato che cambierà molti uomini domani sera rispetto alla gara del Franchi.
La squadra ieri ha lasciato Firenze ed in treno ha raggiunto Venezia, da lì poi è volata in Olanda. Un solo pensiero, vincere. Con l’aiuto di Ciro. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero