Il Napoli vince in rimonta contro la Juventus ed è primo in classifica. Bianconeri in crisi

Napoli in paradiso, Juventus molto più in basso. Il big match di Fuorigrotta premia gli azzurri di Spalletti, a cui riesce l'operazione rimonta nella ripresa. I...

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Napoli in paradiso, Juventus molto più in basso. Il big match di Fuorigrotta premia gli azzurri di Spalletti, a cui riesce l'operazione rimonta nella ripresa. I bianconeri, in formazione rimaneggiata, si arrendono 2-1 e recriminano per i clamorosi errori di Szczesny e Kean, determinanti nei due gol dei partenopei. Per i bianconeri appena un punto in tre gare, mentre il Napoli viaggia a punteggio pieno.

Napoli-Juventus, la partita

Allegri è in grande emergenza,  è costretto a rinunciare a tutti i sudamericani e a Chiesa. Il tecnico bianconero lascia in panchina de Ligt in difesa e si affida alla coppia d'esperienza Bonucci-Chiellini, sulle fasce punta su De Sciglio e Pellegrini. Centrocampo solido con McKennie, Locatelli e Rabiot, il tridente è composto da Bernardeschi, Morata e Kulusevski: l'azzurro e lo svedese ripiegano spesso e volentieri in mediana. Spalletti lancia subito Anguissa, che gioca al fianco di Fabian in mediana. Sulla tre quarti, insieme a Politano e Insigne che agiscono sugli esterni, c'è Elmas che si sistema qualche metro alle spalle di Osimhen. Regolarmente tra i pali Ospina, protagonista di un viaggio di rientro-lampo dalla Colombia.

I primi minuti sono tutti di marca azzurra: dopo 20 secondi Insigne taglia alla perfezione per la testa di Politano, che gira alto. Il Napoli preme, colleziona corner, ma al primo errore si ritrova sotto. Erroraccio di Manolas in retropassaggio, ne approfitta Morata che batte Ospina in uscita e porta in vantaggio i suoi. La Juve si libera d'incanto d'impacci e paure, mentre Insigne e compagni perdono la baldanza e la sicurezza dell'avvio. Ospina blocca il sinistro a rientrare di Bernardeschi (18'), Chiellini smorza il colpo di testa di Elmas, ben servito da Di Lorenzo. Troppo lento e prevedibile il Napoli per una Juve che si difende con ordine e che sfiora il raddoppio allo scadere su un altro regalo: retropassaggio di testa di Insigne, Kulusevki per poco non batte Ospina, che salva alla disperata in uscita.

Al rientro dopo l'intervallo Spalletti cambia: dentro Ounas al posto di Elmas. Il Napoli parte all'assalto e trova il pari al 12': destro a giro di Insigne, Szczesny non è impeccabile e Politano lo punisce sulla ribattuta. Il pubblico del Maradona spinge gli azzurri, la Juve - a parte un destro velenoso di McKennie - si limita quasi esclusivamente a contenere. Entrano Ramsey tra i bianconeri (fuori proprio lo statunitense), Lozano e Zielinski nel Napoli, il messicano per Politano, il polacco per Insigne che si fa male calciando un corner. Anche senza il suo capitano è la squadra di casa a premere maggiormente: Fabian sparacchia alto al 29', dopo un'uscita non perfetta di Szczesny. Allegri lancia Kean a 8' dal termine (esce Morata) ma è proprio un errore del giovane attaccante sugli sviluppi di un corner a regalare il vantaggio al Napoli: Szczesny riesce a respingere in qualche modo il pallone toccato male dal compagno, ma Koulibaly da due passi non può sbagliare l'appoggio a porta vuota. Il Maradona è una bolgia, Osimhen fallisce il 3-1, ma la Juve non ha più tempo per recuperare. Vince il Napoli e sogna in grande, per i bianconeri di Allegri l'incubo continua.

 

 

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Il Messaggero