OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Kvaratskhelia e poco altro. La notte del Maradona applaude la prestazione del fuoriclasse georgiano, ufficialmente tornato protagonista del Napoli. Segna di nuovo (è a quota dieci in campionato), ma non basta a superare il tabù delle tre vittorie consecutive. Gli azzurri sbattono contro un Torino determinato e coraggioso.
L’illusione dura appena tre minuti. Alla magia di Kvara risponde Sanabria (entrato da pochissimo) in rovesciata. Finisce 1-1 e il risultato sta stretto al Napoli che però fa un passo indietro dal punto di vista della prestazione rispetto al match contro la Juve. Il Toro imbriglia gli azzurri con la rete di duelli individuali: Vlasic limita Lobotka e la manovra decolla poco. Politano e Kvara sono tra i più attivi nel primo tempo, ma Milinkovic Savic si conferma in serata di grazia e dice no. Il Toro ha anche l’occasione di sbloccare il risultato, ma Meret è prodigioso su Zapata.
BOTTA E RISPOSTA - La partita si accende all’improvviso dopo un quarto d’ora: Kvara trova il varco giusto al termine di un bel dialogo con Mario Rui, ma Sanabria spegne le velleità degli azzurri. Calzona sostituisce Zielinski (assolutamente sottotono) dopo 22 minuti e inserisce Traorè: entra pure Raspadori. Osimhen punge poco, perde il duello con Buongiorno e allora ci prova di nuovo Kvara. Due conclusioni potenti, ma Milinkovic Savic è alla sua altezza. Finisce 1-1. Le ambizioni di rimonta Champions del Napoli subiscono un brusco stop.
Leggi l'articolo completo suIl Messaggero