Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli, resta ottimista, ma preferisce non sbilanciarsi sul rinnovo dell'allenatore Maurizio Sarri. È consapevole dei dubbi...
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Dunque, ancora 72 ore di tempo. Sarri darà una risposta ufficiale a De Laurentiis solo in prossimità della scadenza della clausola da 8 milioni di euro, ma già in serata il suo futuro potrebbe essere molto più chiaro. Alle 18.15 si giocherà la finale Fa Cup tra il Chelsea e lo United. Una partita decisiva per le strategie dei Blues e per le mosse della società londinese. In caso di sconfitta, Conte, ancora sotto contratto fino al 2019, potrebbe essere liquidato a stretto giro (il salentino, ricordiamolo, non rinuncia ai 10 milioni dell'accordo). E, nel contempo, gli uomini del proprietario Roman Abramovich potrebbero ricontattare l’entourage del toscano, per dar seguito a quell’incontro riferito su queste pagine.
Sullo sfondo c’è il ricco Zenit, ma è la Premier ad occupare un posto speciale nei pensieri del condottiero 59enne. Lui, Luis Enrique, Laurent Blanc e Mauricio Pochettino (che però il Tottenham - in passato interessato anche a Sarri - vuole blindare) sono ancora i preferiti di Abramovich per la panchina. E finché il patron russo non darà un segnale definitivo in un senso o nell’altro, Sarri non comunicherà la sua decisione a De Laurentiis. «Chi vivrà, vedrà», la risposta del produttore cinematografico, con la solita dose di fiducia, alla domanda sul futuro dell’allenatore azzurro, che si conferma la prima scelta anche davanti al sogno Carlo Ancelotti. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero