Roma. Arrivederci a febbraio. Arkadiusz Milik tornerà a giocare tra "tre o quattro mesi". L'attaccante del Napoli, che sabato scorso durante la partita contro...
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Sui tempi di recupero è poi intervenuto Alfonso De Nicola, responsabile sanitario del club: «Grosso modo saranno quelli dell'anno scorso - ha rivelato appena conclusa l'operazione -. Il primo mese andremo più cauti, anche se non ci sono difficoltà. Ci vorranno tre o quattro mesi, poi di mese in mese il professor Mariani lo valuterà e mi aggiornerà. Non rischieremo ricadute». Sul morale del giocatore De Nicola ha aggiunto: «Gli è caduto il mondo addosso, ero un po' preoccupato già in occasione del primo infortunio. In Italia giocatori con questo tipo di problemi li rimettiamo in sesto grazie alle tecniche, all'esperienza e grazie alla mano dei nostri chirurghi, come il professor Mariani, all'estero non avviene la stessa cosa».
«Faccio gli auguri a Milik, spero guarisca velocemente, è stato sfortunatissimo, ma nessuno ha osservato il terreno di gioco indegno. Potrebbe essere questo il motivo dell'infortunio di Milik. Un'attività che fattura sui 2 miliardi di euro l'anno non può avere uno strumento di lavoro non all'altezza». Lo ha detto l'allenatore del Napoli Maurizio Sarri alla vigilia della sfida con il Feyenoord, la prima senza l'attaccante polacco, che è stato operato stamattina al ginocchio. «Un aspetto disturbante dell'infortunio di Milik - ha aggiunto Sarri - è che sabato abbiamo fatto dieci minuti stupendi col 4-2-3-1, un'alternativa di gioco che ora ci viene negata con la sua assenza. Soluzioni? Callejon è una certezza pure da centrale, ci darà grandi garanzie. Ounas è un potenziale: ci dà meno garanzie perché non è completamente inserito nel modo di giocare. È un giovane molto istintivo, ha le caratteristiche per diventare una bella rottura per gli avversari». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero