Napoli-Lazio 2-1: non basta Immobile, sorpasso Roma al quarto posto

Il Napoli resta un tabù, 4 ko nelle ultime 4 sfide, così come il successo contro le big. Il 2019 della Lazio in campionato inizia nel peggiore dei modi. I...

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Il Napoli resta un tabù, 4 ko nelle ultime 4 sfide, così come il successo contro le big. Il 2019 della Lazio in campionato inizia nel peggiore dei modi. I biancocelesti scivolano al quinto posto in classifica scavalcati dalla Roma e domani potrebbe farlo anche il Milan, impegnato a Genova. Il 2-1 finale racconta solo in parte quello che si è visto al San Paolo. Nonostante le assenze pesanti Ancelotti impartisce una severa lezione ad Inzaghi. Il tecnico laziale torna all’antico con Luis Alberto dietro Immobile e Correa in panchina ma la scelta ha un effetto boomerang. I biancocelesti tornano brutto anatroccolo e rimediano uno figuraccia. Oltre i due gol fatti, tra cui il primo di Callejon in campionato, il Napoli centra anche 4 legni. Lazio rinunciataria, con pochissime idee e zero mordente. Un'occasione più unica che rara si era detto alla vigilia, in campo non si è vista certo una squadra affamata. La Champions, così facendo, diventa una vetta troppo ardua da scalare. 


PENSIERI E PAROLE
La difesa laziale è da mani nei capelli. A un certo punto non si capisce se sia peggio la corsia di destra o quella di sinistra. Lukaku viene tolto dopo appena 45 minuti, giusto il tempo di prendere un 4 in pagella. A sinistra Radu sbaglia tutto quello che può, perdendosi Milik in più di una occasione. Parolo viene schierato esterno. L’unica scossa la regala Correa servendo a Immobile la palla del 2-1. Ciro torna a segnare dopo più di un mese in campionato. Forse l’unica nota positiva della serata. Per il resto c’è davvero poco da salvare. Il Napoli, nonostante le assenze pesanti, dimostra di essere squadra quadrata e in grado di giocare un bel calcio. Di sicuro Inzaghi dovrà riflettere a lungo sulla squadra, contro la Juve non avrà difesa. Espulso anche Acerbi, forse troppo fiscale il primo giasllo. Tare e Lotito, invece, devono pensare di intervenire sul mercato.
 
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Il Messaggero