Linea dura della Lega di A: «Juve-Napoli si gioca». Gattuso rischia il 3-0 a tavolino

Linea dura della Lega di A: «Juve-Napoli si gioca». Gattuso rischia il 3-0 a tavolino
La paura più grande si è materializzata proprio quando tutto sembrava filare liscio. Un incubo. E’ caos su Juve-Napoli. La partita resta in programma. Nessun...

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La paura più grande si è materializzata proprio quando tutto sembrava filare liscio. Un incubo. E’ caos su Juve-Napoli. La partita resta in programma. Nessun rinvio ufficiale da parte della Lega (c’è margine per farlo in giornata). Se il club di De Laurentiis non si presenterà allo Stadium sarà punito con il 3-0 a tavolino (sarà il giudice sportivo Figc a decretarlo). Si vuole evitare un possibile precedente pericoloso che metterebbe a serio rischio il campionato. Ed è ancora una volta una Regione a forzare la mano e a far saltare il banco. Era successo la prima volta con il via libera agli allenamenti, poi con l’apertura ai mille tifosi negli stadi e ora si ripete con la quarantena. L’Asl 1 di Napoli lo comunica alla squadra mentre è in partenza per Capodichino. Di fatto ignorando la circolare inviata dal Ministero dello Sport a tutte le regioni che, in attuazione con il protocollo varato da Lega e Figc e validato dal Cts, consente alle squadre, dopo aver isolato i positivi, di partire con un volo charter per la trasferta (Il Milan con Ibrahimovic e Duarte positivi domenica scorsa è andata a Crotone). E proprio su questo punto che si sarebbe innestato il cortocircuito. Nel documento la Asl scrive che «i contatti stretti -nell’interesse prevalente della salute collettiva- dovranno osservare l’isolamento fiduciario per 14 giorni». Segue poi la richiesta di indicare il domicilio presso cui verrà fatto l’isolamento e la lista dei calciatori e staff. Il Napoli l’avrebbe inteso come un divieto di andare a Torino. La Lega di A, piombata nel caos dopo la notizia, ha alzato il telefono per avere più chiara la situazione e cercando di avere più chiare giurisdizione e competenze della stessa Asl. Da via Rosellini ribadiscono che esiste un regolamento a cui fare riferimento e che in questo caso consente di giocare (rinvio consentito solo con 10 positivi). Di fatto la squadra di De Laurentiis sarebbe potuta partire grazie al protocollo Figc-Cts. Telefoni roventi. La Juve intanto comunica che sarà regolarmente in campo oggi alle 20,45. La straordinarietà del caso consiglia di essere cauti. Il Napoli potrebbe avrebbe molte attenuanti. La partita ora la giocano i presidenti. E con ogni probabilità gli avvocati. 


LA PAURA

Già i tribunali, proprio quelli che la Lega di A avrebbe voluto evitare. Basti pensare che ad oggi non c’è una data libera fino a febbraio per recuperare Juve-Napoli tra Nazionali, coppe europee e quelle nazionali. Ecco perché si sta spingendo affinché il Napoli raggiunga Torino. Un campionato che partito da poco rischia di essere già falsato. Dopo il rinvio di Torino-Genoa, tra i rossoblù che un focolaio molto preoccupante (22 positivi), il consiglio di Lega aveva varato una regola precisa per evitare nuovi slittamenti. Ecco puntuale l’eccezione. Agnelli è fermo nella decisione di giocare. De Laurentiis ribadisce che non è partito per “cause di forza maggiore” e oggi sosterrà la tesi con altri documenti. Un nodo che la Lega deve sciogliere assolutamente per evitare che il campionato rischi di impantanarsi irrimediabilmente.  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero