Napoli-Atalanta, i giocatori azzurri si inginocchiano per protesta contro il razzismo dopo il caso Juan Jesus

Un segnale di protesta da parte del club partenopeo che non si è trovato d'accordo con la scelta di non sanzionare il difensore dell'Inter Acerbi

Napoli-Atalanta, i giocatori azzurri si inginocchiano per protesta contro il razzismo dopo il caso Juan Jesus
In seguito al caso Juan Jesus e alla successiva assoluzione di Francesco Acerbi dopo i presunti insulti razzisti al difensore brasiliano, il Napoli ha deciso di rimuovere la patch...

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In seguito al caso Juan Jesus e alla successiva assoluzione di Francesco Acerbi dopo i presunti insulti razzisti al difensore brasiliano, il Napoli ha deciso di rimuovere la patch anti razzismo dalle proprie maglie. Un segnale di protesta da parte del club partenopeo che non si è trovato d'accordo con la scelta di non sanzionare il difensore dell'Inter.

Il Napoli si inginocchia in segno di solidarietà a Juan Jesus 

Il Napoli ha deciso di inginocchiarsi durante l'inno della Lega Serie Aadottando la "Taking the knee", di origine Usa. Un gesto di solidarietà nei confronti di Juan Jesus che ha coinvolto non solo i giocatori azzurri in campo, ma anche tutti quelli presenti in panchina. 

Durante il pre-partita di Napoli-Atalanta allo stadio Maradona era presente anche l'attore e regista Marco D'Amore (tifoso del Napoli) che è sceso fino a bordo campo per urlare "No al razzismo" ai microfoni, accompagnato dallo speaker ufficiale del club azzurro. Il celebre protagonista della serie Gomorra ha detto: «Troppo hanno visto i nostri occhi, troppo hanno sentito le nostre orecchie, ma non è più questo tempo indifferenza e noncuranza, Napoli fai sentire la tua voce senza vergogna, paura, diciamo uniti insieme no al razzismo». Vicino a D'Amore c'era Mohamed Seick Mane, uno dei calciatori delle giovanile del Napoli. Durante questo momento le pubblicità sul bordocampo sono state sostituite dal fondo nero con la scritta "No al razzismo - No to racism".

Le dichiarazioni del ds Meluso

«Il club ha fatto un comunicato chiaro e inequivocabile. Non parteciperemo a eventi istituzionali contro il razzismo. Le manifestazioni contro le discriminazioni le faremo in modo privato». Nel prepartita di Napoli-Atalanta il ds azzurro Mauro Meluso ha confermato la posizione del club dopo la sentenza che ha scagionato Acerbi in merito al caso degli insulti razzisti a Juan Jesus. «Siamo rimasti delusi dalla vicenda se devo dare un parere personale, dico che quando si sbaglia basterebbe chiedere scusa, questo è un mio pensiero personale».

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Il Messaggero