La crisi è certificata. Il Napoli proprio non riesce a reagire dal torpore in cui si è infilato. Non vince da cinque partite e la reazione contro il Genoa è...
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IL GIOCO
Il Napoli deve ritrovare il livello di gioco e soprattutto i risultati. La zona Champions è diventata all’improvviso una chimera e gli azzurri non possono permettersi di abdicare troppo presto da un traguardo che è vitale per le ambizioni del club. Toccherà ad Ancelotti trovare i rimedi giusti. Non avrà la rosa al completo (partiranno 12 giocatori) ma potrà concentrarsi su tre titolari al momento tutti al di sotto delle aspettative: Manolas è stato condizionato da tanti problemi fisici, Allan dovrebbe rientrare dall’infortunio al ginocchio e poi c’è Lozano, al quale è stata risparmiata la convocazione con il Messico. L’attaccante ha bisogno di maggiore continuità per entrare al meglio negli schemi del Napoli: è apparso spaesato contro il Genoa e forse frastornato dalla contestazione dei giorni scorsi. C’è da chiarire pure l’equivoco sulla sua posizione: da seconda punta finora non ha mai convinto nonostante le certezze di Ancelotti che lo ha schierato accanto a Mertens o Milik. La soluzione dei tre mediani con Elmas più coinvolto nelle rotazioni potrebbe essere una strada da seguire per garantire solidità e certezze ad un gruppo che deve ritrovarsi. Milan e Liverpool rappresenteranno il crocevia del futuro. Del Napoli. E di Carlo Ancelotti. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero