Sarri e Giuntoli: nasce il nuovo Napoli

Sarri e Giuntoli: nasce il nuovo Napoli
Manca soltanto l'annuncio ufficiale, ma l'accordo è cosa fatta e ieri a Roma sono stati messi a punto i dettagli dell'operazione. Si può dire, dunque, che è...

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Manca soltanto l'annuncio ufficiale, ma l'accordo è cosa fatta e ieri a Roma sono stati messi a punto i dettagli dell'operazione. Si può dire, dunque, che è cominciata l'era-Sarri. Un Napoli nuovo, completamente rifondato, si appresta a dar vita alla terza fase della presidenza De Laurentiis. Il nuovo tecnico, nato a Napoli e cresciuto in Toscana, a Figline Valdarno, dopo aver portato l'Empoli in serie A ed aver fatto disputare ai toscani un tranquillo campionato, è alla svolta della sua carriera.


Ieri Sarri si incontrato a Roma, nella sede della Filmauro, con il presidente De Laurentiis e con il consigliere delegato Andrea Chiavelli. In quattro ore di incontro è stato messo a punto il contratto che
lo legherà al Napoli per la prossima stagione. La società si è riservata una opzione sul secondo anno. Sarri guadagnerà un milione e mezzo di euro circa, al quale si potranno aggiungere ulteriori premi, nel
caso in cui la squadra dovesse raggiungere obiettivi prefissati, come ad esempio la qualificazione alla Champions.

Ma quella dell'incontro con Sarri non è la sola novità di giornata. Poco prima che il tecnico arrivasse nella sede della Filmauro, infatti, dagli uffici della società cinematografica era uscito Cristiano Giuntoli, il direttore sportivo del Carpi che si appresta a trasferirsi a Napoli per prendere il posto lasciato libero da Riccardo Bigon. Anche l'accordo con Giuntoli è stato trovato. Il neo ds si legherà al Napoli per quattro anni e guadagnerà circa 500 mila euro all'anno, ai quali si potranno aggiungere eventuali premi di produzione.

Chiuso definitivamente il capitolo Benitez, mandata in soffitta l'internazionalizzazione sulla quale aveva puntato tutto nel corso delle ultime stagioni, De Laurentiis costruisce dunque un Napoli-operaio. È una vera e propria rivoluzione culturale, una scommessa del patron, costretto ad un ridimensionamento quasi obbligato per continuare a tenere in ordine i conti della società.

Ma il duo Sarri-Giuntoli è piaciuto al presidente il quale, evidentemente, è convinto che la coppia, nelle cui mani ha messo la squadra, sarà in grado di ripetere sul piano tecnico e su quello organizzativo, gli exploit fatti rispettivamente a Empoli e a Carpi nelle ultime due stagioni.

Gli interrogativi maggiori sono ora quelli che riguardano la campagna acquisti, in entrata e, soprattutto, in uscita. Il punto cruciale è sempre lo stesso: Gonzalo Higuain. A quanto pare Sarri vorrebbe parlare con il Pipita per convincerlo a rimanere a Napoli e a diventare il punto di riferimento centrale del suo gioco offensivo. L'argentino, che è impegnato con la Nazionale in Coppa America, potrebbe però considerare ormai esaurito il suo ciclo a Napoli e desiderare il trasferimento in Inghilterra dove, a quanto pare, il Manchester United gli affiderebbe la responsabilità di guidare l'attacco.

È probabile che molto presto la società, forse lo stesso De Laurentiis o quantomeno il nuovo ds, possa incontrare Nicholas Higuain, il fratello-manager del Pipita, per cominciare ad affrontare la
questione. Higuain ha una clausola rescissoria vicina ai cento milioni di euro, cifra proibitiva per chiunque.

È possibile che per la metà - 50 milioni - il Napoli possa privarsi dell' argentino. Stessa sorte potrebbe toccare a Callejon, richiesto dall' Atletico Madrid. Poi toccherà a Giuntoli e a Sarri cominciare
l'opera di ricostruzione. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero