«Spero di essere apprezzato da subito, non ho bisogno di tempo. Conosco benissimo le aspettative dell'ambiente. So benissimo il valore del club e dei giocatori. Ho...
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«Sono aziendalista, lavoro per il Napoli, devo conoscere le strategie e so pure che il Napoli non ha il fatturato di Bayern o Real Madrid. La strategia di mercato è stata fatta di comune accordo col club», aggiunge Ancelotti. «Un allenatore - dice il tecnico di Reggiolo - deve essere aziendalista, perché deve avere il supporto della società e dei giocatori. Parlare di altri giocatori è come dire che non mi piacciono quelli che ho». «Il gruppo - spiega Ancelotti – è molto sano e formato da giocatori bravi. Abbiamo una squadra tecnica, con Zielinski, Hamsik, poi ci sono ragazzi forti come Rog e Diawara. Fabian Ruiz è bravo, posso utilizzare tutti mantenendo un buon livello. Hamsik ha le qualità giuste per fare il regista, sono sicuro che in quella posizione può fare bene. Lo stiamo provando. Diawara ce lo invidiano le altre squadre». «Il Napoli - dice - mi è sempre piaciuto per il modo di giocare. Tante cose le sanno, non occorre spiegare tanto, hanno i tempi giusti e sono compatti. Non voglio fare rivoluzioni». «Da piccolo - conclude Ancelotti - avevo il motorino e a volte avevo il gas troppo alto o basso e mio nonno mi diceva di regolare con l'apparecchietto giusto il gas. La squadra ha bisogno solo di essere un po' regolata. È indispensabile utilizzare più giocatori possibili. L'organizzazione è indispensabile». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero