Roma, a Garbatella il murale dedicato a Sordi. Da Mou a Proietti, l’arte è anche sui muri della città

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Domani 15 giugno 2021 sarà il 101° anniversario della nascita di Alberto Sordi e per celebrarlo la Roma gli ha dedicato un murale a Garbatella. L’opera, voluta e sostenuta dalla società giallorossa in collaborazione con Ater e con il patrocinio della Regione Lazio, sorge in via Ignazio Persico ed è stata realizzata dallo street artist Lucamaleonte. Nella stessa giornata sarà apposta anche una targa in memoria di Alberto Sordi nello stabile in cui visse da bambino, precisamente in via Fausto Vettor, 34.

L’attività rientra nei progetti messi a punto dal club e dalla propria Fondazione Roma Cares per le celebrazioni dei 150 anni di Roma Capitale, che nei mesi scorsi hanno visto la realizzazione di murales dedicati a personaggi che hanno fatto la storia di Roma e dell’Italia come Gigi Proietti e Anna Magnani. L’immagine dell’attore romano sorge sul muro di un palazzo al Tufello in via Capraia, mentre quello per la Magnani è al Tirbutino III. Ne seguiranno anche altri che rappresenteranno personaggi che hanno fatto la storia della città e che da sempre sono stati identificati come tifosi romanisti: Ennio Morricone, Renato Rashel, Lando Fiorini e Claudio Villa. Attività ideate dalla Fondazione Roma Cares con l’obiettivo di realizzare opere di riqualificazione dei luoghi comuni dei palazzi in cui sono state realizzate le opere.

È solo una delle tante iniziative benefiche del club che comprendono anche la lotta allo spreco assieme al World Food Programme (insignita quest’anno del Premio Nobel per la Pace) o il Toys Day in cui i calciatori distribuiscono doni ai bambini ricoverati negli ospedali della Capitale. Un progetto, quest’ultimo, utile a dargli forza a riprendere le cure.

Da Totti a De Rossi: i murales invadono Roma

I murales sono una forma di street art che sta prendendo piede in tutto il mondo, una tecnica per decorare aree centrali e periferiche delle città. Un modo di comunicare che ha coinvolto anche i tifosi della Roma, come è accaduto nel quartiere centralissimo di Testaccio in cui Harry Greb ha rappresentato Mourinho con la sciarpa giallorossa al collo a bordo di una vespa chiamata lo “Specialone”.

Prima di lui è toccato a Francesco Totti: noto a tutti quello che sorge a Monti che raffigura il numero 10 di spalle intento a esultare con un dito verso il cielo, meno conosciuto ma altrettanto bello quello dipinto il giorno del suo addio al calcio nel quartiere di Porta Metronia. Oppure, quello per Daniele De Rossi a Ostia (quartiere in cui è nato e vissuto) in via delle Baleniere e via delle Aleutine in cui un anonimo lo ha disegnato con la scritta Vanto di Ostia, simbolo di Roma.

De Rossi canta "Lella" in Nazionale e strappa gli applausi degli azzurri

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Il Messaggero