Mourinho, che vittoria alla millesima in carriera: «Sono tornato bambino»

Mourinho, che vittoria alla millesima in carriera: «Sono tornato bambino»
Finisce come meglio non poteva la millesima partita in carriera di Josè Mourinho, che vince abbracciato dallo Stadio Olimpico di Roma dopo la corsa pazza al 91'...

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Finisce come meglio non poteva la millesima partita in carriera di Josè Mourinho, che vince abbracciato dallo Stadio Olimpico di Roma dopo la corsa pazza al 91' sul gol di Stephan El Shaarawy. Una corsa che ha corsi e ricorsi nel passato, come quella volta che il portoghese stesso corse insieme a Maicon dopo una vittoria soffertissima a Siena, scatenando molte polemiche nel dopo gara per il suo eccesso di foga. 

Le parole di Mourinho

Ma questa volta forse questi strascichi non ci saranno, perchè la gara è di quelle che contano per davvero. La 1000/a, del resto, non si gioca mica tutti i giorni, e Mourinho lo sa: «Momento speciale? Si, sono stato bugiardo con me stesso in settimana a dire che non era una partita speciale. In realtà lo è stata, e non volevo una sconfitta per la mia partita numero 1000. È stata una sensazione incredibile. Potevano vincere loro 2 a 1 come abbiamo vinto noi alla fine. Rui Patricio è stato incredibile, noi abbiamo sbagliato tanto. Partita bellissima per tutti i tifosi neutrali, quindi immaginate per me. Oggi non avevo 58 anni, ma 10-14, come quando inizi a sognare per il calcio. È stata la corsa di un bambino, e per questo mi sono anche scusato con Dionisi», dice l'allenatore di Setubal, che poi si commuove anche.

«Rispetto per Dionisi, so cosa significa perdere così. Una squadra buonissima con una grande identità, nonostante sia andato via De Zerbi. L'impronta di Alessio si vede, ma per noi sono tre punti importanti. Forse ha deciso qualcun altro per me, che avessi una bella memoria per la partita numero 1000». E dopo lascia d'improvviso l'intervista, rotto dall'emozione e dalla gioia. 1000 altre di queste partite Josè.

 

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Il Messaggero