Mourinho ricompatta i tifosi e aspetta il mercato: così la Roma difende il suo sogno Special

La prima vittoria di José è stata quella di riunito la tifoseria, che è con lui nonostante il trend negativo

Mourinho ricompatta i tifosi e aspetta il mercato: così la Roma difende il suo sogno Special
Aspettando tempi migliori, se non proprio i ‘tituli’ tanto agognati che ormai mancano a Trigoria dal 2008, il primo e unico successo ascrivibile sinora a Mourinho,...

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Aspettando tempi migliori, se non proprio i ‘tituli’ tanto agognati che ormai mancano a Trigoria dal 2008, il primo e unico successo ascrivibile sinora a Mourinho, è la ritrovata compattezza del tifo giallorosso. Lo show dell’altra sera sugli spalti, è qualcosa di normale per chi oggi sulla carta d’identità può annoverare almeno 40 anni. Diventa ‘Special’ pensando alle divisioni degli ultimi anni. Quando la Curva Sud, a fronte di uno spettacolo deprimente in campo, ha iniziato a cantare ininterrottamente un coro storico - «alè alè Roma alè» - tipico degli anni ‘90, tutto o quasi - almeno per chi era allo stadio - è passato in secondo piano. Dieci, quindici, venti minuti fino al fischio finale e anche oltre, ad incarnare quel vecchio motto ‘La Roma non si discute, si ama’ che spesso e volentieri nell’epoca dei social è venuto meno.

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Mourinho e il sogno da difendere

Una ritrovata unità e identità, all’insegna di un sogno (l’approdo di Mourinho) che va difeso, protetto al di là dei risultati che al momento latitano. Josè rappresenta infatti la chimera, il dogma, il totem indiscusso e indiscutibile, l’irraggiungibile cercato per anni. L’uomo che non ha paura di scagliarsi contro gli arbitri, capace di collezionare 7 sold-out (benché in regime di capienza limitata) con una squadra ottava in classifica e reduce da 8 gol in 2 partite con gli sconosciuti norvegesi del Bodo/Glimt. Può fare e dire ciò che vuole perché rimane comunque Special, sinonimo di campioni e trofei/risultati. E se i secondi non arrivano, è soltanto perché i primi mancano.

L’adesione fideistica allo Special è tutta qui: se ha accettato la Roma - il pensiero misto a speranza di chi continua a sostenerlo - è perché prima o poi arriveranno i campioni. Più che difendere José, quindi, viene difeso il sogno che rappresenta. Della serie: se fallisce anche lui, chi al suo posto per tornare a vincere? E allora tanto vale aspettarlo. Farlo stringendosi attorno alla Roma e all’amore che rappresenta per chi la segue, può lenire qualche sofferenza di troppo.

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Il Messaggero